L'Ordine Nuovo

Menu superiore

Menu principale

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Storia di classe
    • Film e TV
    • Musica
    • Libri
    • Pillole di storia
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Lenin 150
    • Centenario PCdI

logo

L'Ordine Nuovo

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Storia di classe
    • Film e TV
    • Musica
    • Libri
    • Pillole di storia
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Lenin 150
    • Centenario PCdI
Vita politica internazionale
Home›Vita politica internazionale›VITA POLITICA INTERNAZIONALE – DICIANNOVESIMO NUMERO

VITA POLITICA INTERNAZIONALE – DICIANNOVESIMO NUMERO

Di Redazione
15/01/2022
521
0
Condividi:

Questo numero della rassegna dedicata al Movimento comunista internazionale si apre con un focus sui recenti eventi in Kazakistan attraverso i comunicati di diversi partiti comunisti e operai e con una dichiarazione dell’Iniziativa Comunista Europea sulla recrudescenza della competizione interimperialista e l’Esercito europeo. Proseguiamo con la dichiarazione del PC di Svezia (SKP) in merito ad una dichiarazione congiunta promossa dal PC Cinese (PCC) e con l’intervento del PC del Messico (PCM) alla riunione telematica dell’IMCWP in cui affronta questioni al centro del dibattito internazionale del movimento comunista. Infine, le valutazioni del Partito Comunista dei Lavoratori di Spagna (PCTE) sulla riforma del lavoro del governo Sánchez.

 

  • I partiti comunisti e operai sugli eventi in Kazakistan

In riferimento ai recenti eventi in Kazakistan, diversi partiti comunisti e operai hanno emesso dei comunicati di solidarietà internazionalista con le lotte dei lavoratori e dei comunisti kazaki rilanciando la richiesta del Movimento Socialista del Kazakistan (di cui abbiamo già fatto menzione in un nostro articolo e che si può leggere interamente qui).

  • Iniziativa Comunista Europea sull’inasprimento della competizione interimperialista

L’Iniziativa Comunista Europea affronta la questione dell’inasprimento della competizione interimperialista, denunciando i piani degli USA-UE-NATO nel quadro del confronto con la Cina per la supremazia mondiale che creano pericolosi focolai nell’Indopacifico e in molte altre parti del mondo. In questo quadro, l’UE promuove l’Esercito europeo alla ricerca del rafforzamento della sua capacità d’intervenire direttamente in tutto il mondo. L’ICE chiama «i popoli a unirsi alla lotta per svincolarsi dai piani imperialisti dell’UE, degli USA, della NATO e di tutte le unioni imperialiste, come parte integrante della lotta per il potere dei lavoratori, il socialismo.»

  • Partito Comunista di Svezia (SKP): Sulla Cina e il nostro Partito

Nelle scorse settimane il PC Cinese ha promosso una dichiarazione congiunta che è stata firmata da oltre 300 partiti politici e organizzazioni di varia natura politica e di classe. In merito ad essa, il Partito Comunista di Svezia (SKP) ha risposto con una dichiarazione pubblica in cui affronta punto per punto le questioni problematiche presenti nella proposta dei dirigenti del PCC che promuovono un punto di vista fondamentalmente borghese che non va oltre il recinto del capitalismo, funzionale ai piani di espansione dell’imperialismo cinese.

  • IMCWP 2021: Contributo del Partito Comunista del Messico

Nel suo intervento alla riunione telematica dell’Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai (IMCWP), il Partito Comunista del Messico ha concentrato il suo intervento sull’analisi delle contraddizioni delle competizioni. «È abbastanza chiaro che oggi gli antagonismi interimperialistici si esprimono in modo sempre più netto, e che la concorrenza commerciale, diplomatica e finanziaria non sarà contenuta in queste cornici. I protagonisti visibili sono gli Stati Uniti e l’UE, da un lato, e la Cina e i suoi alleati, dall’altro. Crediamo che non ci possano essere dubbi tra chi sia la competizione e che essa esista, ma ciò su cui non c’è chiarezza, e c’è molta confusione, è la natura di classe di coloro che si scontrano con gli USA e l’UE. Tale approccio errato deriva dalla distorsione della teoria marxista-leninista dell’imperialismo in un approccio secondo il quale esso non sarebbe uno stadio del capitalismo, ma lo sviluppo di alcune metropoli mettendo da parte l’enfasi di Lenin sull’imperialismo come capitalismo monopolistico attraverso il processo di centralizzazione e concentrazione che ha lasciato indietro lo stadio della libera concorrenza. L’errore è approfondito dall’approccio dogmatico secondo cui i paesi ex dipendenti continuano ad esserlo senza tener conto dello sviluppo delle relazioni capitalistiche. […] Infine, un terzo punto su un approccio sbagliato è pensare che gli antagonismi interstatali nell’economia e nella politica contemporanea siano lo scontro di due sistemi economici diversi, capitalista e socialista, quando non è così. La cosiddetta multipolarità non esprime un tale scontro, ma quello di due blocchi di paesi capitalisti. Nonostante le illusioni che alcuni possono avere in modo non scientifico, la Russia di oggi non è una continuazione della costruzione socialista in URSS ma un paese imperialista, e lo stesso vale per i cosiddetti BRICS. Il fattore di qualità a cui si allude per parlare dello scontro tra due mondi è la partecipazione della Cina a questa competizione. Ora, con l’approccio marxista, se studiate quali relazioni economiche prevalgono in Cina, troverete che sono relazioni capitaliste.[…] Pertanto, il Partito Comunista del Messico considera che l’esatta caratterizzazione del conflitto commerciale, economico, diplomatico e politico è inter-capitalista e inter-imperialista, e perciò lavoriamo affinché i lavoratori del nostro paese non si schierino con nessuna delle parti in lotta, ma si orientino nell’unica direzione del socialismo-comunismo come via per lo sviluppo e la pace.»

  • PCTE: No alla riforma del lavoro della UE e della socialdemocrazia

Il Partito Comunista dei Lavoratori di Spagna (PCTE) analizza la riforma del lavoro promossa dal governo “progressista” Sánchez che la presenta come un “recupero dei diritti e della dignità dei lavoratori”. La riforma sta suscitando percezioni forvianti e illusioni anche in settori della sinistra in Italia. L’analisi del PCTE affronta punto per punto le misure che prevede la riforma – che rientra negli obiettivi dell’UE in cambio dei fondi NextGenerationEU – evidenziando come in essa non ci sia alcuna conquista per i lavoratori e anche le misure presentate come progressi hanno un impatto molto piccolo oltre a non esserci alcuna sicurezza di attuazione dalla parte padronale e sostanzialmente non si mette in discussione la precarietà, la flessibilità, la libertà di licenziamento. «Nessun cambiamento di tendenza si produce nel mondo del lavoro; inoltre, la tendenza preesistente continua e la subordinazione del lavoro al capitale si approfondisce. Le misure che affrontano il tentativo di garantire la sopravvivenza delle imprese hanno un appoggio più esplicito e determinato da parte dell’apparato statale. Non si tratta di un compromesso temporaneo che permette al movimento operaio e sindacale di recuperare forza in una congiuntura particolare, perché non c’è una chiara percezione della lotta di classe nei vertici sindacali. Hanno fatto una scelta non mascherata per la politica del patto sociale, che si traduce in un’identificazione di una parte del movimento sindacale con gli obiettivi e gli interessi dei capitalisti, camuffata sotto la dicitura di “aggiornamento del mercato del lavoro”, la promozione dell'”economia digitale” e la “ripresa”, che identifica gli interessi degli sfruttati con quelli degli sfruttatori. […] La socialdemocrazia al potere, prevalente nel movimento sindacale, ha dimostrato ancora una volta i suoi limiti e ha adempiuto nuovamente al suo ruolo storico di incatenare la lotta alla sfera istituzionale e di legare il movimento operaio e sindacale al patto sociale. In questo modo, il movimento operaio e sindacale viene reso corresponsabile non solo della difesa della riforma del lavoro – che non realizza nessuna delle aspettative promosse sia dal governo che dai sindacati -, ma anche delle linee essenziali della gestione capitalista negli anni successivi, cercando di ridurre notevolmente ogni possibilità di organizzazione e di lotta contro le aggressioni future.[…] In questo scenario, è urgente sviluppare un processo di politicizzazione di classe all’interno del movimento sindacale, una rottura con la dinamica del patto sociale stabilita e ferocemente promossa nei principali sindacati, allo stesso tempo che si porti avanti una lotta costante contro la campagna antisindacale.»  

TagKazakistanPartito Comunista del Messicounione europea
Articolo precedente

Alcune questioni nella valutazione degli eventi in ...

Articolo successivo

L’INTEGRAZIONE CONTINENTALE DELL’INDUSTRIA BELLICA E L’IMPERIALISMO EUROPEO

0
Condiviso
  • 0
  • +
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0

Redazione

Articoli correlati Altri articoli dell'autore

  • Notizie dal mondo

    KAZAKISTAN: DALLE PROTESTE CONTRO L’AUMENTO DEL PREZZO DEL GAS E DEI BENI DI PRIMA NECESSITÀ ALLO SCIOGLIMENTO DEL GOVERNO IN ...

    06/01/2022
    Di Salvatore Vicario
  • Capitale/lavoro

    Il Covid-19, l’inadeguatezza del capitalismo e la necessità della pianificazione

    06/04/2020
    Di Domenico Moro
  • Vertice Nato Bruxelles
    Notizie dal mondo

    Trump e l’Open Skies: un nuovo pericoloso episodio della competizione interimperialista

    28/05/2020
    Di Redazione
  • Capitale/lavoro

    Le multinazionali in Italia

    10/12/2020
    Di Domenico Moro
  • Notizie dal mondo

    Continua la guerra in Libia. Al via una nuova missione imperialista targata UE (2/2)

    09/04/2020
    Di Salvatore Vicario
  • Gualtieri
    Politica

    Non chiamateli traditori

    10/04/2020
    Di Tiziano Censi

Ti potrebbe interessare

  • Lenin legge la Pravda
    Pillole di storia

    Lenin, le biblioteche pubbliche come istituto di democrazia

  • scheda madre
    Rassegna operaia

    Continuare a produrre o perdere gli appalti: il caso della ST raccontato da un lavoratore

  • Classe e partitoCopertina

    FGC: “Rispondere all’attacco complessivo delle politiche padronali”, i giovani proletari in piazza il 5 novembre

Leggi anche…

FGC: “Rispondere all’attacco complessivo delle politiche padronali”, i giovani proletari in piazza il 5 novembre

04/11/2022 | By Redazione

Contro guerra e carovita, la manifestazione del 5 novembre a Napoli per rilanciare le lotte

01/11/2022 | By Redazione

seguici:

  Facebook  Instagram  Twitter

Archivio

contattaci:

  Contattaci
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia. Possono dunque esserne ripresi altrove i contenuti: basta citarne la fonte. "L'Ordine Nuovo" è un sito web di informazione indipendente e non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della legge 62/2001. Qualora le notizie o le immagini pubblicate violassero eventuali diritti d’autore, basta che ci scriviate e saranno immediatamente rimosse.
Questo sito web utilizza cookie per migliorare l'esperienza dei visitatori. Se non sei d'accordo, puoi scegliere di rifiutare l'utilizzo dei cookie.ImpostazioniACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Panoramica

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare l'esperienza di navigazoine. Alcuni di questi cookie sono necessari per il le funzionalità di base dei sito web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci consentono di analizzare e comprendere come utilizzi il nostro sito. Questi cookie verranno salvati nel tuo browser solo se acconsenti. Puoi rifiutare l'utilizzo dei cookie. In questo caso, la tua esperienza di navigazione potrebbe non essere ottimale.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questa categoria comprende soltanto cookie che assicurano le funzionalità di base e la sicurezza del sito. Tramite questi cookie non vengono salvati dati personali.
Non-necessary
Tutti i cookie che non sono strettamente necessari per il funzionamento del sito e sono utilizzati in modo specifico per raccogliere dati personali attraverso analisi, annunci e altri contenuti incorporati sono definiti come non necessari. Il consenso dell'utente è obbligatorio affinché questi cookie possano essere utilizzati sul sito web.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA