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Home›Notizie dal mondo›I comunisti greci sui fatti di AEK Atene-Dinamo Zagabria: «I fascisti non hanno nulla a che fare con i tifosi»

I comunisti greci sui fatti di AEK Atene-Dinamo Zagabria: «I fascisti non hanno nulla a che fare con i tifosi»

Di Lorenzo Vagni
10/08/2023
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Nella serata di martedì 8 agosto a Nea Filadelfia, un sobborgo alle porte di Atene, un giovane tifoso greco ha perso la vita prima dell’inizio di una partita di calcio. Era infatti previsto per martedì un incontro tra l’AEK Atene, squadra campione di Grecia, e la Dinamo Zagabria, campioni di Croazia, valido per il terzo turno preliminare della UEFA Champions League.

Prima della partita un gruppo armato di tifosi croati di matrice di estrema destra, i Bad Blue Boys, ha organizzato un’aggressione ai danni dei tifosi greci. Negli scontri ha perso la vita a seguito di una coltellata Michalis Katsouris, un tifoso greco di 29 anni. A causa di questi fatti la partita è stata rinviata ad un’altra data. A seguito dell’omicidio, gli assassini hanno ricevuto espressioni di sostegno da diverse formazioni di ispirazione neofascista provenienti da vari paesi europei.

Sui fatti, che hanno provocato un forte sentimento di sgomento in Grecia, si è espresso subito dopo la morte del giovane il Comitato Centrale del Partito Comunista di Grecia (KKE):

«L’uccisione di un giovane tifoso dell’AEK Atene dopo l’aggressione di ieri [di martedì – N.d.R.] sera a Nea Filadelfia da parte di gruppi organizzati di ultras fascisti provenienti dalla Croazia – che operavano sotto le spoglie di tifosi – e che, come dimostrano le prove, erano in collaborazione con ultras greci, non fa che provocare rabbia nelle persone, in tutti i tifosi.

Il governo ha enormi responsabilità per questi eventi. È responsabile del fatto che gli ultras croati organizzati si muovessero in strada, fossero armati e arrivassero indisturbati allo stadio dell’AEK, anche in condizioni in cui era vietato il movimento delle tifoserie organizzate.

Il governo ritiene “ragionevole” vietare le riunioni dei lavoratori, che presumibilmente “interrompono la vita economica e sociale”, ma lascia che ultras fascisti armati uccidano e distruggano indisturbati!

La cosa minima e scontata da fare ora, per evitare il peggio, è il rinvio della partita odierna [di martedì – N.d.R.] e la severa punizione dei colpevoli.

Il KKE esprime le sue più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici del giovane tifoso dell’AEK.»

Striscione affisso dalla KNE: «Alkis, Michalis, domani tu: I nazisti uccidono con la tolleranza dello Stato»

Striscione affisso dalla KNE: «Alkis, Michalis, domani tu: i nazisti uccidono con la tolleranza dello Stato»

Anche la Gioventù Comunista di Grecia (KNE), che nella giornata di ieri ha voluto ricordare il ventinovenne deponendo dei fiori nel luogo della sua morte, si è espressa tramite un comunicato sull’accaduto.

«Una delegazione del Consiglio Centrale della KNE e dell’Organizzazione della Regione Attica della KNE ha deposto questa mattina [mercoledì – N.d.R.] dei fiori sul luogo dell’omicidio del ventinovenne Michalis Katsouris, presso lo stadio AEK di Nea Filadelfia, esprimendo il proprio profondo cordoglio e dolore per l’ingiusta perdita di un giovane, nonché la condanna di questo efferato omicidio, frutto di un attacco organizzato da parte di fascisti neonazisti provenienti dalla Croazia, che hanno agito sotto le sembianze di tifosi, in collaborazione con ultras greci e con la tolleranza dello Stato.

Le responsabilità del governo di Nuova Democrazia e dell’apparato statale nel suo complesso sono enormi.

È lo Stato attuale, ostile, che è in grado di inviare la polizia antisommossa a picchiare i giovani arrabbiati e che manifestano per i loro diritti fondamentali, che è in grado di inviare le forze di polizia a garantire le aste delle prime case, ma che lascia che i fascisti uccidano indisturbati, attraversando tutto il Paese, con i servizi statali che conoscono il loro percorso e le loro intenzioni, senza prendere alcuna misura!

È un dato di fatto che il puro amore della stragrande maggioranza dei tifosi per lo sport e per le loro squadre non ha nulla a che vedere con le “squadracce d’assalto” fasciste legate a interessi economici.

La gente e le giovani generazioni possono trarre le loro conclusioni e condannare nel complesso la politica che prepara il terreno e tollera questi fenomeni abominevoli.»

TagCalciofascismogreciasportultras
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Lorenzo Vagni

Lorenzo Vagni, classe 1993, laureato in Ingegneria Elettronica. Militante comunista dal 2015 nel FGC e dalla sua fondazione nel FC, ha ricoperto per anni incarichi di rappresentanza degli studenti all'Università di Roma "La Sapienza". È autore di diversi articoli per il giornale della gioventù comunista, Senza Tregua. Collabora con L'Ordine Nuovo su argomenti di politica e attualità.

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