L'Ordine Nuovo

Menu superiore

Menu principale

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Storia di classe
    • Film e TV
    • Musica
    • Libri
    • Pillole di storia
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Lenin 150
    • Centenario PCdI

logo

L'Ordine Nuovo

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Storia di classe
    • Film e TV
    • Musica
    • Libri
    • Pillole di storia
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Lenin 150
    • Centenario PCdI
Rassegna operaia
Home›Rassegna operaia›Treofan Terni: un altro duro colpo per l’economia umbra

Treofan Terni: un altro duro colpo per l’economia umbra

Di Filippo Capponi Brunetti
06/07/2020
1496
0
Condividi:
Treofan Terni

Conclusosi con un nulla di fatto l’ultimo tavolo al MISE, dopo l’annuncio della direzione della multinazionale sulla vendita dello stabilimento di Terni. A rischio 151 lavoratori in un territorio già colpito da altre situazioni critiche nel suo tessuto industriale storico. L’Ordine Nuovo ha ricostruito la vicenda.

Il polo ternano della produzione del film polipropilenico ha origine nel 1951, con la fondazione di Polymer e il passaggio della produzione dall’acetilene al polipropilene, il nuovo polimero plastico divenuto commercialmente noto come Moplen. Nel ‘72 Polymer venne assorbita dalla Montedison in Montefibre (che includeva altri due marchi), ma il ramo della produzione del film polipropilenico venne scorporato e prese il nome di Moplefan. La Trespaphan, azienda spin-off di Hoechst a Neunkirchen, si fuse con Moplefan nel 2003, acquistando grande notorietà nel campo della produzione del cosiddetto BOPP. Sarà la finanziaria M&B ad acquistare il gruppo e, propagandisticamente, a “riportare in Italia” un marchio produttivo storico: si tratta, ovviamente, di un’operazione finanziaria senza alcuna progettualità “nazionale” di tipo industriale, esclusivamente finalizzata alla rivendita.

Treofan TerniNel 2018 Jindal Films, gruppo indiano già attivo in Italia con uno stabilimento a Brindisi, acquisisce dalla finanziaria M&B tutti gli stabilimenti Treofan, ovvero Neunkirchen, Battipaglia e Terni, ma già a febbraio dello scorso anno il colosso del packaging ha dichiarato la volontà di chiudere lo stabilimento di Battipaglia, dichiarato poco competitivo a causa della sua unica linea produttiva di film standard (e non del BOPP di alta qualità), produzione ormai messa in pericolo dai prezzi decisamente più bassi proposti dalla concorrenza internazionale. Fortunatamente, in seguito alla decisione di chiusura, l’advisor Vertus ha trovato un acquirente in Jcoplastic, che ha rilevato il sito a febbraio in un percorso integrato volto al mantenimento di tutti e 51 gli operai impiegati (peraltro già determinati a costituirsi in cooperativa e proseguire la produzione).

Contestualmente alla comunicazione dell’imminente cessione dello stabilimento di Battipaglia, Treofan-Jindal ha annunciato un nuovo piano di investimenti e di integrazione del personale per lo stabilimento di Terni, inizialmente in maniera molto timida (1,5 milioni di euro in tre anni, ma senza definire alcun dettaglio), poi ribadendo a maggio la volontà di trasferire da Battipaglia a Terni svariati asset industriali, di confermare i 151 posti di lavoro e di fissare la produzione a 25000 tonnellate.

Nonostante l’ottimismo in queste dichiarazioni, ad un anno di distanza Jindal ha trasferito a Terni una sola taglierina, di tutti gli asset industriali comunque trattenuti dopo la cessione dello stabilimento campano, e ha manovrato la distribuzione delle commesse, togliendo quelle più tecnologicamente avanzate e più redditizie a Terni e affidandole agli altri stabilimenti in Belgio, lasciando a Terni la produzione di qualità inferiore (e aumentando dunque l’incidenza dei costi di produzione sul prodotto finale, quindi diminuendo artificiosamente la produttività del sito) e penetrando il mercato con i prodotti a marchio Jindal degli stabilimenti di Brindisi e Virton.

TreofanLa mancata produttività (indotta) si è ovviamente tradotta, nel maggio scorso, nella dichiarazione rilasciata dal management Treofan-Jindal, in cui si negava agli operai il premio di risultato del mese di maggio, una parte contrattualizzata della retribuzione: per i sindacati è stata la conferma della volontà, da parte del management aziendale, di acuire il processo di depotenziamento del sito produttivo umbro, e si è subito proceduto a richiedere un vertice che includesse OO.SS., Regione Umbria, il MISE e la dirigenza aziendale, affinché quest’ultima esponesse un piano industriale degno di tale nome e garantisse per la continuità del polo produttivo e dei suoi 150 operai. A una mancata risposta da parte dei vertici aziendali, si è avviata una campagna di agitazione dei lavoratori, con un primo sciopero effettuato l’11 giugno: questo è stato sufficiente a sollecitare la presenza della dirigenza Jindal al tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico del 17/6, ma non abbastanza da convincere il CEO Kaufmann a svelare le sue carte circa le intenzioni di Jindal-Treofan nei confronti dello stabilimento ternano, ma anzi, il piano industriale presentato è stato definito “velleitario e disordinato”, con numeri gettati a caso circa il taglio di 12 posti di lavoro a fronte di una produzione in (leggero) rialzo, nessun riferimento ai prodotti più redditizi, il trasferimento di due silos da Battipaglia a Terni senza un reale bisogno, evitando accuratamente di menzionare macchinari più utili e complessi a sostegno della produzione.

Visto l’esito del tavolo al MISE, le parti sociali e l’amministrazione hanno richiesto un nuovo tavolo per il 26 giugno, cui Jindal si è presentata senza alcun aggiornamento tangibile circa revoca degli esuberi, spostamento dei macchinari e mantenimento delle linee produttive di alto livello, pertanto si è proceduti ad indire un nuovo sciopero di 24 ore e, in maniera più aggressiva, con il blocco da parte di una delegazione di operai Treofan ternani dei tecnici Jindal fuori dallo stabilimento di Battipaglia, in modo tale da non permettere la spoliazione del sito campano a favore degli stabilimenti Jindal al di fuori di Terni e d’Italia.

Alla provocazione, l’AD Kaufmann ha finalmente deciso di scoprire le carte nella giornata di ieri, dichiarando che ci sarebbe un piano definito per la cessione dello stabilimento di Terni, e un non meglio specificato “piano b”: la reazione dei sindacati, per quanto veemente (tutte le organizzazioni hanno richiesto la definizione tempestiva del piano di cessione nero su bianco, in modo tale da poter richiedere con il giusto tempismo gli ammortizzatori sociali e evitare la spoliazione degli impianti di pregio ternani prima della cessione dello stabilimento, come si è effettivamente visto per quello di Battipaglia), si è rivelata sia tardiva sia inappropriata alle provocazioni di un’azienda che mena per il naso amministrazione locale e parti sociali già da mesi, e i cui comportamenti ambigui avevano già fatto presagire una cessione.

Gli operai, nel frattempo, hanno optato per lo sciopero permanente finché la dirigenza non si degnerà di render noto nel dettaglio il piano di cessione.

La spada di Damocle delle multinazionali che acquistano aziende sane nel territorio italiano solo per appropriarsi del know how produttivo e degli asset aziendali, scaricando alla prima occasione decine o addirittura centinaia di lavoratori, continua a pendere su un territorio industrialmente desertificato come l’Umbria, e l’unica possibile presa di posizione politica appropriata, ovvero l’esproprio e la nazionalizzazione di questi asset, sembra ancora ben lungi dall’essere adottata.

TagchiusuracrisilavoratorilottaoperaiscioperoTerniTreofan
Articolo precedente

Dagli USA alla Bartolini di Bologna: quando ...

Articolo successivo

A sessant’anni dalla strage di Reggio Emilia

1
Condiviso
  • 1
  • +
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0

Filippo Capponi Brunetti

Articoli correlati Altri articoli dell'autore

  • Rassegna operaia

    Resistere all’attacco e contrattaccare: parola ai lavoratori della logistica

    07/04/2020
    Di Massimo Pedretti
  • Calabria - SSUEM 118 - Nessuna indennità per gli autisti.
    Capitale/lavoro

    Calabria, le aziende sanitarie e lo smacco agli “eroi” del Covid: nessuna indennità per gli autisti del 118

    03/02/2021
    Di Redazione
  • Raccolta rifiuti
    Rassegna operaia

    La raccolta rifiuti in Calabria: disagio per i cittadini, clientelismo e sfruttamento degli operatori ecologici

    27/08/2020
    Di Domenico Cortese
  • Call Center
    Rassegna operaia

    Ritardi negli stipendi e precarietà, intervista a due lavoratori di Abramo Customer Care

    19/01/2021
    Di Redazione
  • Soldati
    Notizie dal mondo

    Forte crescita della spesa militare mondiale: nel 2019 al massimo storico degli ultimi 30 anni

    29/04/2020
    Di Salvatore Vicario
  • Mappa regioni dpcm covid
    Capitale/lavoro

    Le misure del governo e i costi della seconda ondata

    06/11/2020
    Di Redazione

Ti potrebbe interessare

  • Capitale/lavoro

    Stimoli anticrisi: le differenze fra USA ed Eurozona

  • Sciopero Treofan Terni
    Rassegna operaia

    Vertenza Treofan: è necessario un fronte unico politico e sindacale

  • scontri indonesia polizia
    Notizie dal mondo

    La lotta di classe infiamma l’Indonesia

Leggi anche…

Spilla USA made in China

Lo scontro tra USA e Cina tra alleanze, finanza e nuove tecnologie

24/06/2021 | By Domenico Moro
Convogli_militari_nel_Sahel

Al via la missione militare imperialista nel Sahel: il debutto di guerra del governo Draghi

17/03/2021 | By Redazione
Manifestazione per le vittime del conflitto sociale in Colombia

I “falsi positivi”, ovvero i sistematici omicidi dello Stato borghese in Colombia

11/03/2021 | By Redazione
lotte riforma governo modi

Alle porte di Delhi: i mesi di lotte contro la riforma del governo Modi

29/01/2021 | By Redazione

seguici:

  Facebook  Instagram  Twitter

Archivio

contattaci:

  Contattaci
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia. Possono dunque esserne ripresi altrove i contenuti: basta citarne la fonte. "L'Ordine Nuovo" è un sito web di informazione indipendente e non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della legge 62/2001. Qualora le notizie o le immagini pubblicate violassero eventuali diritti d’autore, basta che ci scriviate e saranno immediatamente rimosse.
Questo sito web utilizza cookie per migliorare l'esperienza dei visitatori. Se non sei d'accordo, puoi scegliere di rifiutare l'utilizzo dei cookie.ImpostazioniACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Panoramica

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare l'esperienza di navigazoine. Alcuni di questi cookie sono necessari per il le funzionalità di base dei sito web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci consentono di analizzare e comprendere come utilizzi il nostro sito. Questi cookie verranno salvati nel tuo browser solo se acconsenti. Puoi rifiutare l'utilizzo dei cookie. In questo caso, la tua esperienza di navigazione potrebbe non essere ottimale.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questa categoria comprende soltanto cookie che assicurano le funzionalità di base e la sicurezza del sito. Tramite questi cookie non vengono salvati dati personali.
Non-necessary
Tutti i cookie che non sono strettamente necessari per il funzionamento del sito e sono utilizzati in modo specifico per raccogliere dati personali attraverso analisi, annunci e altri contenuti incorporati sono definiti come non necessari. Il consenso dell'utente è obbligatorio affinché questi cookie possano essere utilizzati sul sito web.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA