L'Ordine Nuovo

Menu superiore

Menu principale

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Storia di classe
    • Film e TV
    • Musica
    • Libri
    • Pillole di storia
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Lenin 150
    • Centenario PCdI

logo

L'Ordine Nuovo

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Storia di classe
    • Film e TV
    • Musica
    • Libri
    • Pillole di storia
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Lenin 150
    • Centenario PCdI
Notizie dal mondo
Home›Notizie dal mondo›Un esempio di repressione anticomunista in Russia

Un esempio di repressione anticomunista in Russia

Di Salvatore Vicario
30/11/2020
2210
0
Condividi:

L’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre è sempre stata ed è una data importante per i tanti partiti nel mondo che, richiamandosi a quell’esperienza e ai principi del marxismo-leninismo, perseguono il riscatto delle classi popolari dei propri paesi, una data salutata non col solo intento commemorativo ma con l’obiettivo di riflettere una volta di più sul presente e sui compiti che hanno davanti i partiti comunisti di tutto il mondo. Non fa eccezione la Russia, nella quale nella città di Tyumen’ per il 7 novembre era stata programmata dal Partito Comunista Operaio Russo, sezione del Partito Comunista dell’Unione Sovietica (PCOR-PCUS) una manifestazione per celebrare il 103° anniversario della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre. La richiesta d’autorizzazione e il percorso del corteo erano stati trasmessi per tempo e in ottemperanza alla legislazione della Federazione Russa alle autorità cittadine, che, tuttavia, negavano l’autorizzazione con decisione personale del sindaco Kukharuk R.N., ignorando le norme di legge che tutelano il diritto di manifestare e ben sapendo che i lavoratori avrebbero ugualmente celebrato l’importante ricorrenza.  Adducendo a pretesto le misure anti-Covid19, per altro non applicate ad altre manifestazioni pubbliche, le autorità hanno colto l’occasione per scatenare la repressione anticomunista.

Alla partenza del corteo, la strada è stata bloccata e i manifestanti sono stati aggrediti dalla polizia.

In particolare, il Segretario del Comitato Centrale del PCOR-PCUS, Aleksandr K. Cherepanov, appena dimissionato dall’ospedale dopo una grave polmonite bilaterale con lesioni al 64% dei polmoni, veniva gettato a terra, trascinato, gettato faccia a terra sul pavimento del cellulare e tenuto a lungo immobilizzato in quella posizione, in stato d’arresto.  Colto da un malore cardiaco, veniva soccorso dalla moglie T.N. Cherepanova e da S.M. Tselykh, Segretario del Comitato Regionale del PCOR-PCUS, ai quali la polizia impediva con violenza di prestare la necessaria assistenza, immobilizzando e arrestando anche loro e, quindi, portando tutti e tre al 5° Distretto di Polizia di Tyumen’, dove venivano loro contestati i reati di turbativa dell’ordine pubblico e resistenza.

 

Repressione poliziesca a Tyumen

Intanto, dopo l’arresto, la polizia rimasta sul posto cercava prima di disperdere la manifestazione, poi di sequestrare striscioni e bandiere, ma la ferma determinazione dei lavoratori e dei cittadini di Tyumen’ la faceva desistere e ritirarsi. La manifestazione si è quindi tenuta ugualmente, con tutte le bandiere rosse e gli striscioni con la simbologia di partito. Durante il comizio finale, dopo la deposizione di una corona di fiori ai piedi del monumento a V.I. Lenin, i manifestanti venivano a conoscenza delle imputazioni di aggressione alle forze dell’ordine, contestate ai compagni arrestati e smentite da un video, qui riportato https://vk.com/video-23230678_456240104, che aveva ripreso questa esibizione di arbitrio poliziesco.

Sotto pressione degli attivisti e dei simpatizzanti del PCOR-PCUS, nel frattempo radunatisi presso il distretto di polizia, quest’ultima comunicava l’intenzione di rilasciare gli arrestati. Nel frattempo, il Segretario Cherepanov aveva un nuovo malore e, alla richiesta della moglie di chiamare un’ambulanza, veniva con l’inganno fatto uscire da una porta sul retro del distretto “per prendere una boccata d’aria fresca”, costretto a salire su una vettura e trasportato alla Direzione Investigativa della regione di Tyumen’. Grazie al risoluto intervento dei comunisti e dei simpatizzanti, raggruppati in gran numero sotto gli uffici della Direzione Investigativa, Aleksandr K. Cherepanov veniva finalmente rilasciato dopo oltre 7 ore di fermo illegale. Questo succedeva il 7 novembre.

Manifestazione a Tyumen

Il 13 novembre veniva avviato un procedimento penale contro il Segretario del PCOR-PCUS con la falsa accusa di avere aggredito e pestato il vicecomandante della polizia della regione di Tyumen’, Volkovitsky V.S., notificato all’interessato solo il 20 novembre. Il giudice inquirente, A.S. Shafigullina, rifiutava di mostrare al compagno Cherepanov i materiali dell’inchiesta a suo carico, tranne i risultati di una perizia d’accertamento (soltanto mostrata all’accusato, ma non rilasciata in copia) dei danni fisici subiti dalla presunta vittima. Guarda caso, il perito incaricato è il figlio dell’ex-comandante della polizia della regione di Tyumen’, Y. Altynov, attualmente ai domiciliari per corruzione, il che fa legittimamente dubitare dell’obiettività del perito e della perizia. Inoltre, durante gli interrogatori, avvenuti il 23 e 24 novembre, il giudice inquirente ha fatto verbalizzare solo le testimonianze dell’accusa, non quelle della difesa. Il procedimento penale nei confronti dei tre militanti è ancora aperto, nonostante la richiesta d’archiviazione, inoltrata da Cherepanov al Procuratore della regione di Tyumen’ e la contro-denuncia, fatta dalla moglie a carico del vicecomandante Volkovitsky.

Questo non è che un esempio tra i tanti di come viene gestita la “giustizia” nella Russia borghese, dove l’apparato repressivo dello Stato, asservito agli interessi dell’oligarchia finanziaria, agisce con l’arbitrio più totale, nell’impunità e nella più sfacciata violazione delle stesse leggi borghesi, dove i diritti costituzionali dei cittadini sono calpestati impunemente ogniqualvolta disturbano il potere del capitale, dove le rivendicazioni dei lavoratori vengono liquidate a colpi di “democratizzatore”, nome ironico con cui i russi chiamano il manganello della polizia.

La vicenda che ha coinvolto il PCOR-PCUS in occasione della manifestazione del 7 novembre è esemplificativa del doppio binario di azione che la borghesia russa e le istituzioni continuano ad avere nei confronti del ricordo della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre, dell’Unione Sovietica e delle sue conquiste: da un lato, nella narrazione istituzionale, essa viene declinata in chiave nazionalista e svuotata del suo contenuto di classe; dall’altro, i partiti che insistono sulla necessità di rivendicare quell’esperienza storica per procedere verso l’abbattimento del dominio della borghesia in Russia subiscono la repressione anche in spregio alle norme democratiche del sistema statale russo.

 

TaganticomunismocherepanovPCOR-PCUSrepressioneRussia
Articolo precedente

Una riflessione sulla giornata internazionale per l’eliminazione ...

Articolo successivo

Melfi, la diffusione del contagio e l’andamento ...

22
Condiviso
  • 22
  • +
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0

Salvatore Vicario

Salvatore Vicario, 32 anni, siciliano. Dopo una breve esperienza in gruppi di sinistra, prosegue la sua militanza politica aderendo nel 2012 a Comunisti Sinistra Popolare. Ha collaborato con i giornali Senza Tregua e La Riscossa. Segue la politica internazionale ed è membro della redazione del settimanale online resistenze.org del Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Articoli correlati Altri articoli dell'autore

  • Strage di Reggio Emilia
    Storia di classe

    A sessant’anni dalla strage di Reggio Emilia

    07/07/2020
    Di Redazione
  • Adil Belakhdim ucciso al deposito Lidl di Biandrate
    Rassegna operaia

    La morte di Adil: l’attacco dei padroni e la risposta di classe

    18/06/2021
    Di Redazione
  • Scontri_Genova_1960
    Storia di classe

    I morti di Reggio Emilia, la repressione di ieri e la realtà di oggi

    07/07/2021
    Di Redazione
  • Famiglia Cervi
    Politica

    Revisionismo storico in prima serata il 25 aprile: Gramellini e Veltroni contro i fratelli Cervi

    02/05/2020
    Di Redazione
  • Politica

    Forniture militari italiane fra dubbi di legittimità e business delle armi

    14/03/2022
    Di Domenico Cortese
  • Manifestazione 2021-06-19 Cartello siamo tutti Adil
    Notizie dal mondo

    Grande solidarietà internazionalista per l’assassinio di Adil

    22/06/2021
    Di Salvatore Vicario

Ti potrebbe interessare

  • Lenin150

    Introduzione al numero speciale

  • Capitale/lavoro

    IL CASO ALITALIA-ITA: IL NUOVO MODELLO DI TRASPORTO AEREO PUBBLICO NELL’EPOCA DELLE LOW COST E DELLE LIBERALIZZAZIONI

  • kke piazza syntagma
    Notizie dal mondo

    Imponente manifestazione del KKE ad Atene contro il disegno di legge che vieta le manifestazioni di protesta

Leggi anche…

Pedro Castillo candidato di Peru Libre

Sulle elezioni presidenziali in Perù

15/06/2021 | By Salvatore Vicario

Un esempio di repressione anticomunista in Russia

30/11/2020 | By Salvatore Vicario
kke piazza syntagma

Imponente manifestazione del KKE ad Atene contro il disegno di legge che vieta le manifestazioni di protesta

04/07/2020 | By Guido Ricci
RImozione della statua di Konev

La rimozione della statua di Konev ennesimo atto di anticomunismo e revisionismo storico in Europa

17/04/2020 | By Salvatore Vicario

seguici:

  Facebook  Instagram  Twitter

Archivio

contattaci:

  Contattaci
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia. Possono dunque esserne ripresi altrove i contenuti: basta citarne la fonte. "L'Ordine Nuovo" è un sito web di informazione indipendente e non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della legge 62/2001. Qualora le notizie o le immagini pubblicate violassero eventuali diritti d’autore, basta che ci scriviate e saranno immediatamente rimosse.
Questo sito web utilizza cookie per migliorare l'esperienza dei visitatori. Se non sei d'accordo, puoi scegliere di rifiutare l'utilizzo dei cookie.ImpostazioniACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Panoramica

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare l'esperienza di navigazoine. Alcuni di questi cookie sono necessari per il le funzionalità di base dei sito web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci consentono di analizzare e comprendere come utilizzi il nostro sito. Questi cookie verranno salvati nel tuo browser solo se acconsenti. Puoi rifiutare l'utilizzo dei cookie. In questo caso, la tua esperienza di navigazione potrebbe non essere ottimale.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questa categoria comprende soltanto cookie che assicurano le funzionalità di base e la sicurezza del sito. Tramite questi cookie non vengono salvati dati personali.
Non-necessary
Tutti i cookie che non sono strettamente necessari per il funzionamento del sito e sono utilizzati in modo specifico per raccogliere dati personali attraverso analisi, annunci e altri contenuti incorporati sono definiti come non necessari. Il consenso dell'utente è obbligatorio affinché questi cookie possano essere utilizzati sul sito web.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA