L'Ordine Nuovo

Menu superiore

Menu principale

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Imperialismo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Film e TV
    • Libri
    • Musica
    • Pillole di storia
    • Storia di classe
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Centenario PCdI
    • Lenin 150
    • Rivista Comunista Internazionale

logo

L'Ordine Nuovo

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Imperialismo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Film e TV
    • Libri
    • Musica
    • Pillole di storia
    • Storia di classe
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Centenario PCdI
    • Lenin 150
    • Rivista Comunista Internazionale
  • Il legame tra arte, vita e politica: intervista a Pierpaolo Capovilla

  • La Conferenza Internazionale sulla Ricostruzione dell’Ucraina: il raduno degli avvoltoi a Roma

  • «L’arte può caricarci e farci vincere la nostra battaglia»: intervista a Dutch Nazari

  • «La musica come sincera passione per la liberazione della Palestina»: intervista a Tära

  • “L’attacco degli imprenditori”: intervista a Emiliano Gentili

  • Gli USA inaspriscono l’accerchiamento: la denuncia di Cuba

  • Vita politica internazionale – Trentasettesimo numero

  • Contributi marxisti alla questione ambientale

  • Il momento di Mamdani e la crisi della “sinistra”

  • La Spagna è la “locomotiva” d’Europa, ma ancora non te ne sei reso conto

Notizie dal mondo
Home›Notizie dal mondo›Caduto in un’imboscata Jesús Santrich, rivoluzionario e guerrigliero comunista colombiano

Caduto in un’imboscata Jesús Santrich, rivoluzionario e guerrigliero comunista colombiano

Di Redazione
19/05/2021
1556
0
Condividi:

Alla vigilia di una nuova giornata di sciopero generale in Colombia, è stato assassinato in una imboscata il comandante Jesús Santrich, della direzione delle FARC-EP Segunda Marquetalia. La notizia è stata comunicata dalla stessa organizzazione armata che parla di una “imboscata eseguita dai comandi dell’esercito colombiano il 17 maggio, nella Serranía del Perijá, zona binazionale di frontiera, tra El Chalet e il villaggio Los Laureles, in territorio venezuelano”.

Nel comunicato si specifica che i “comandi colombiani” sono penetrati fino a questo luogo su “ordine diretto del presidente Ivan Duque”, attaccando la camionetta in cui viaggiava Santrich “con colpi di fucile e esplosioni di granate”. “Consumato il crimine – prosegue – gli assassini gli hanno mozzato il dito mignolo della mano sinistra” e successivamente, con un elicottero, sono stati rapidamente riportati in Colombia.

Jesus-Santrich_fotoSeuxis Pausias Hernández Solarte, questo il suo vero nome, iniziò la sua militanza rivoluzionaria da giovane studente entrando nella Gioventù Comunista Colombiana divenendo un leader studentesco all’università. Nel novembre 1990, dopo l’assassinio da parte della polizia del suo caro amico e leader studentesco comunista Jesús Santrich, ne assunse il nome entrando in clandestinità e integrandosi al fronte 19 delle FARC-EP. Combattente comunista, scrittore, poeta e uno dei massimi teorici del Partito Comunista Clandestino Colombiano (PCCC), delle FARC-EP e del Movimento Bolivariano, è stato anche uno dei negoziatori degli accordi di pace dell’Avana traditi dallo stato borghese colombiano, dal governo reazionario di Duque, nonché dalla dirigenza opportunista di Timoschenko. In base agli accordi di pace divenne deputato della camera dei rappresentanti per pochi mesi nel 2019, dopo esser stato arrestato nel 2018 per un caso fabbricato dalla magistratura colombiana insieme alla DEA americana. Cieco dal 2011 a causa di una grave malattia degenerativa, fu rilasciato facendo perdere le sue tracce per ricomparire a fianco di Iván Márquez nell’agosto del 2019 annunciando la riorganizzazione della guerriglia da parte della dissidenza delle Farc. Proprio in questi giorni la magistratura colombiana aveva accordato la sua estradizione negli USA come fu per Simón Trinidad, imprigionato dal 2004 nel carcere di massima sicurezza di ADX Florence.

“Santrich è caduto libero; libero come voleva. Libero sognando una Nuova Colombia in pace completa, con giustizia sociale, democrazia, vita dignitosa per la sua gente, per i poveri della terra, gli esclusi e i discriminati, quella popolazione inerme che questi giorni è attaccata brutalmente dall’esercito e dalla polizia nelle strade (in queste ultime settimane sono almeno 50 i manifestanti uccisi, 1600 feriti e un migliaio gli arrestati, ndr) per ordine della mostruosa tirannia di Duque e Uribe”, ricordano le FARC-EP Segunda Marquetalia.

“La notizia della morte di Santrich non salverà l’arrogante tiranno Iván Duque dalla rabbia popolare scatenata. Al popolo colombiano mobilitato da 20 giorni in protesta permanente contro il malgoverno, chiediamo, in omaggio a Santrich, di non arretrare nella sua giusta lotta e di lanciarsi con tutte le sue forze per sconfiggere questo maledetto regime che ci sta spremendo fino al midollo. Vi invitiamo a continuare a combattere nelle strade fino a quando non avremo un nuovo governo del popolo e per il popolo, più umano, che pensi alla dignità delle persone e non solo ad aumentare i privilegi delle oligarchie, un governo senza corruzione o ladri dello Stato, come voleva il comandante caduto” è l’appello rivolto dalle FARC-EP Segunda Marquetalia al popolo colombiano che si appresta a scendere nuovamente in piazza per lo sciopero generale del 19 maggio, proseguendo la sollevazione contro le politiche e misure antipopolari e antioperaie a beneficio dell’oligarchia, contro il governo reazionario di Duque-Uribe, la repressione e l’autoritarismo dello stato borghese colombiano, alleato degli USA nei piani imperialisti nella regione.

Santrich continuerà nell’esempio immortale come Manuel Marulanda, Jacobo Arenas, Alfonso Cano, Raúl Reyes, Jorge Briceño, Iván Ríos e tanti altri combattenti che hanno armato il grido di ribellione che le masse proletarie e contadine sollevano dalle montagne e dalle strade per una Nuova Colombia, libera e socialista.

TagColombiaFARCPCCCprotesterepressione
Articolo precedente

Programmata una nuova missione militare UE in ...

Articolo successivo

La deresponsabilizzazione dei padroni miete vittime: dalla ...

1
Condiviso
  • 1
  • +
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0

Redazione

Articoli correlati Altri articoli dell'autore

  • Consiglio Comunale Genova
    Politica

    Genova, approvata l’istituzione di un’anagrafe antifascista, antinazista e anticomunista

    12/02/2021
    Di Redazione
  • Vita politica internazionale – Trentasettesimo numero
    CopertinaVita politica internazionale

    Vita politica internazionale – Trentasettesimo numero

    06/07/2025
    Di Redazione
  • I Partiti Comunisti e Operai condannano lo spargimento di sangue l’occupazione da parte di Israele
    Vita politica internazionale

    Vita politica internazionale – Quinto numero

    23/05/2021
    Di Redazione
  • Dichiarazione comune delle Gioventù Comuniste: solidarietà al popolo palestinese!
    Vita politica internazionale

    Vita politica internazionale – Ventiseiesimo numero

    19/11/2023
    Di Redazione
  • DDL Sicurezza, scudo penale e zone rosse: la repressione si inasprisce
    Politica

    DDL Sicurezza, scudo penale e zone rosse: la stretta repressiva si inasprisce

    20/01/2025
    Di Lorenzo Vagni
  • Manifestazione 2021-06-19 Cartello siamo tutti Adil
    Notizie dal mondo

    Grande solidarietà internazionalista per l’assassinio di Adil

    22/06/2021
    Di Salvatore Vicario

Ti potrebbe interessare

  • Gli USA inaspriscono l'accerchiamento: la denuncia di Cuba
    CopertinaNotizie dal mondo

    Gli USA inaspriscono l’accerchiamento: la denuncia di Cuba

  • Gli interessi del capitale cinese in Medio Oriente
    VPI - Articoli

    Gli interessi del capitale cinese in Medio Oriente

  • Rassegna operaia

    Il Movimento Disoccupati 7 Novembre: la risposta alla repressione e la lotta per i propri diritti

Leggi anche…

Un referendum contro le politiche del PD e le menzogne della destra

01/06/2025 | By Domenico Cortese
picchetto

L’attacco al diritto di sciopero si respinge scioperando

07/04/2020 | By Costantino Talia
Le pensioni e la guerra: smontare le argomentazioni nell'era dell'austerità selettiva

Le pensioni e la guerra: smontare le argomentazioni nell’era dell’austerità selettiva

19/04/2025 | By Redazione
Referendum lavoro 2025: smobilitare la precarietà senza mobilitare la classe?

Referendum lavoro 2025: smobilitare la precarietà senza mobilitare la classe?

21/05/2025 | By Domenico Cortese

seguici:

  Facebook  Instagram  Twitter

contattaci:

  Contattaci
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia. Possono dunque esserne ripresi altrove i contenuti: basta citarne la fonte. "L'Ordine Nuovo" è un sito web di informazione indipendente e non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della legge 62/2001. Qualora le notizie o le immagini pubblicate violassero eventuali diritti d’autore, basta che ci scriviate e saranno immediatamente rimosse.