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Vita politica internazionale
Home›Vita politica internazionale›Vita politica internazionale – quinto numero

Vita politica internazionale – quinto numero

Di Redazione
23/05/2021
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Questo numero della rassegna dedicata al Movimento Comunista Internazionale si apre con la dichiarazione congiunta di 62 partiti comunisti e operai che condannano l’aggressione di Israele e l’omaggio dei partiti comunisti dell’America Latina al comandante Jesús Santrich, membro della Direzione delle FARC-EP, Segunda Marquetalia. Poi, un’intervista a Giorgos Marinos, dell’UP del CC del KKE, sugli sviluppi della lotta di classe in Grecia e a livello internazionale, la competizione interimperialista USA-Cina e i compiti del Movimento Comunista Internazionale. Infine, due comunicati rispettivamente del PC Operaio Russo relativo al massacro nella scuola di Kazan e del PC Sudanese sulla repressione nel proprio paese.

  • Dichiarazione congiunta: i Partiti Comunisti e Operai condannano lo spargimento di sangue l’occupazione da parte di Israele
    I Partiti Comunisti e Operai condannano lo spargimento di sangue l’occupazione da parte di IsraeleSu proposta del PC del Sud Africa (SACP), 62 partiti comunisti e operai del mondo hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta in cui condannano «fermamente e inequivocabilmente l’aggressione israeliana perpetrata contro i palestinesi a Gerusalemme, così come i continui bombardamenti militari su Gaza» e denunciano come «la sfacciata violazione israeliana del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale continua ormai da decenni, aiutata e spalleggiata dal pieno sostegno delle forze imperialiste e senza alcun significativo intervento da parte delle istituzioni internazionali per porre fine o condannare queste violazioni.»
  • L’omaggio dei PC dell’America Latina a Jesús Santrich, comandante FARC-EP, Segunda Marquetalia
    L'omaggio dei PC dell'America Latina a Jesús Santrich comandante FARC-EP Segunda MarquetaliaLe FARC-EP, Segunda Marquetalia, hanno annunciato lo scorso 18 maggio la morte del Comandante Jesús Santrich avvenuta il 17 maggio in una imboscata di un commando dell’esercito colombiano in territorio venezuelano su ordine del presidente Duque. Diversi partiti comunisti dell’America Latina hanno espresso il proprio cordoglio e reso omaggio al rivoluzionario e guerrigliero comunista. In particolare, il Partito Comunista del Venezuela (PCV) nel ricordare il compagno Santrich come «un coerente combattente della Colombia Insurgente, di quella che non si arrende e lotta contro i massacri e il genocidio condotto da una oligarchia assassina, che ha costruito uno Stato narco-paramilitare e terrorista al servizio del sionismo e dell’imperialismo», ha denunciato che – se confermata – questa operazione dell’esercito colombiano in territorio venezuelano «fa parte della politica dell’imperialismo statunitense di provocare un conflitto alla frontiera che crei le condizioni per generare una guerra locale che permetta l’intervento militare contro il nostro paese e, al contempo, devii il popolo colombiano dalle sue lotte attuali contro l’oligarchia e l’imperialismo». Il Partito Comunista del Messico ha reso omaggio a «un rivoluzionario autentico, a un comunista coerente, a un quadro indispensabile” che “ha espresso la tradizione rivoluzionaria nata nella Marquetalia con la conduzione del leggendario Comandante Manuel Marulanda Vélez, coerente in ogni prova, con una lealtà infinita al proletariato e alle classi sfruttate, combinando tutte le forme di lotta per la sua emancipazione». «Il Comandante Santrich è parte ora del cuore di tutte le persone e le organizzazioni che lottano con trasparenza, tenerezza e coraggio per una società senza sfruttatori né sfruttati” è stato il messaggio del PC Paraguaiano, mentre il PC dell’Argentina lo ha definito «un combattente instancabile per la Patria Grande nella Nostra America».
  • Lotta di classe in Grecia e Movimento Comunista Internazionale: intervista a Marinos (KKE)
    Intervista a Giorgos Marinos (KKE)Intervista a Giorgos Marinos, membro dell’UP del CC del KKE, realizzata da El Machete, organo del CC del Partito Comunista del Messico (PCM), sugli sviluppi della lotta di classe in Grecia nelle condizioni della pandemia e della crisi capitalista, sulla competizione interimperialista USA-Cina, sulle prospettive e temi principali del prossimo congresso del KKE e i compiti attuali del Movimento Comunista Internazionale. Su quest’ultimo punto, afferma che «il processo di raggruppamento del Movimento Comunista Internazionale (MCI), che si trova in profonda crisi e soffre un grave attacco ideologico e politico da parte delle forze che sostengono il sistema capitalista, è un compito permanente e stabile del KKE che deriva dal carattere internazionale della lotta di classe. In queste condizioni in cui gli stati borghesi intensificano le misure legislative e repressive contro i comunisti, il nostro Partito ha preso iniziative per il raggruppamento rivoluzionario del MCI, in coordinamento con altri PC». Infine, Marinos evidenzia come il KKE pone «il tema del raggruppamento ideologico e politico del MCI, attraverso il rafforzamento dell’azione congiunta dei Partiti Comunisti che difendono il marxismo-leninismo e l’internazionalismo proletario, la necessità di formare un polo corrispondente; difendono la prospettiva rivoluzionaria, si scontrano con le forze dell’opportunismo e il riformismo, rifiutano la gestione di “centrosinistra” del capitalismo e qualsiasi altra variante della strategia delle tappe; difendono le leggi della rivoluzione e costruzione socialista, riconoscono la costruzione socialista del XX secolo e al contempo cercano di investigare, di rendersi conto dei problemi ed errori, apprendere lezioni; hanno un fronte ideologico chiaro contro i concetti errati sull’imperialismo, in particolare quelli che separano l’aggressione militare dal contenuto economico dell’imperialismo, con il risultato che non si contrappongono a tutte le alleanze imperialiste; sviluppano legami con la classe operaia, sono attivi nel movimento sindacale, cercando di integrare la lotta per i diritti della classe operaia e gli strati popolari in una strategia rivoluzionaria contemporanea per il potere operaio.»
  • PCOR: una società spietata genera mostri
    Comunicato del Partito Comunista Operaio Russo su massacro scuola di KazanComunicato del Partito Comunista Operaio Russo in relazione al massacro perpetrato in una scuola di Kazan, con la morte di 11 persone, in gran parte giovani studenti. Il PCOR mette in evidenza la relazione tra la società capitalistica e questi eventi assassini: «In Russia, come in ogni altro paese capitalista, si sono venute a formare relazioni di diseguaglianza sociale. Le cosiddette “persone di successo” controllano tutte le risorse e i benefici. L’idea imposta di raggiungere il successo tramite la competizione richiede che si debba essere pronti ad avanzare lungo la scala del successo calpestando le teste degli altri, che si debbano dimenticare i valori umani per ottenere i profitti desiderati ed acquisire uno status speciale. Nel frattempo, milioni di cittadini comuni sono costretti a vivere in condizioni di costante instabilità, lavorare molto per un salario inadeguato e tollerare ulteriori prese in giro da parte dei “padroni della vita”. Uno stato dove domina il capitale finanziario, non lotta contro il fanatismo religioso e i pregiudizi nazionalistici, mentre l’istruzione pubblica e il sistema sanitario, in particolare il servizio psichiatrico, non sono organizzati in modo da garantire che ogni persona abbia tutto il necessario per lo sviluppo individuale e per la completa manifestazione delle migliori qualità umane. Viceversa: l’istruzione e la sanità moderne, degradate a livello di servizi a pagamento, non impediscono in alcun modo il proliferare di idee di supremazia del forte sul debole. È inevitabile che in tali circostanze appaiano individualisti estremisti a cui non importa minimamente delle vite umane e sognano di governare, dominare, possedere tutto e sono disposti a sopprimere i “perdenti”, ovverossia la gente comune.»
  • PCS: Morti e feriti durante le manifestazioni nel secondo anniversario del massacro
    Partito Comunista Sudanese, Morti e feriti durante le manifestazioni nel secondo anniversario del massacroA due anni dal massacro a Khartum, capitale del Sudan, nel corso della rivolta che ha portato infine alla caduta del regime guidato da al-Bashīr, si sono svolte diverse manifestazioni nel paese. Il Partito Comunista Sudanese, tra i principali partiti promotori della rivolta del 2019, informa che nella capitale l’esercito è tornato a reprimere nel sangue la protesta causando la morte di tre manifestanti e decine di feriti. Nel chiedere la solidarietà internazionale, il PCS, che è all’opposizione anche nei confronti del Consiglio militare di Transizione del generale Abdel Fattah Abdelrahman Burhan, sottolinea che «questo nuovo brutale crimine prova senza ombra di dubbio che l’attuale cricca al potere è determinata a continuare sulla strada del confinamento dei diritti e delle libertà politiche, ad attuare i suoi piani per imporre pienamente il programma del progetto di transizione morbida. Questo programma mira a proteggere gli interessi della borghesia parassitaria locale, dell’imperialismo e dei governi reazionari regionali.»
  • Dichiarazione della Segreteria dell’Iniziativa Comunista Europea sul 9 Maggio
    Dichiarazione della Segreteria dell'Iniziativa Comunista Europea sulla Giornata della Vittoria Antifascista dei PopoliIn occasione del 76° anniversario della Giornata della Vittoria Antifascista dei Popoli, l’Iniziativa Comunista Europea ha dichiarato che «in questa lotta titanica, il potere della classe operaia, il potere sovietico, dimostrò la sua superiorità a tutti i livelli», denunciando gli attuali «sforzi degli apologeti del sistema di sfruttamento capitalista, che dà origine al fascismo, per riscrivere la storia scritta col sangue dei popoli. Denunciamo in particolare l’Unione Europea imperialista, che sta conducendo questo sforzo di revisionare la storia e di offuscare il socialismo in Europa, accompagnata da persecuzioni e restrizioni all’attività dei Partiti Comunisti e Operai». Nel sottolineare come «i lavoratori e gli altri strati popolari di tutto il mondo» stanno ancora affrontando «interventi e guerre imperialiste» e «le impasse sociali della nuova profonda crisi del sistema capitalista, il cui carattere disumano diventa particolarmente evidente nelle condizioni pandemiche del COVID-19», l’ICE indica che la Vittoria Antifascista «illumina la via della lotta dei popoli per rovesciare i negativi rapporti di forze, contro lo sfruttamento e l’oppressione capitalista, per aprire la strada alla liberazione sociale, al socialismo!»
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