L'Ordine Nuovo

Menu superiore

Menu principale

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Storia di classe
    • Film e TV
    • Musica
    • Libri
    • Pillole di storia
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Lenin 150
    • Centenario PCdI

logo

L'Ordine Nuovo

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Storia di classe
    • Film e TV
    • Musica
    • Libri
    • Pillole di storia
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Lenin 150
    • Centenario PCdI
Capitale/lavoro
Home›Capitale/lavoro›UN MES CAMUFFATO DIETRO IL RECOVERY FUND

UN MES CAMUFFATO DIETRO IL RECOVERY FUND

Di Domenico Moro
29/05/2020
2274
0
Condividi:
recovery fund

La Commissione europea sta lavorando a un ulteriore strumento anticrisi, il Recovery Fund. La definizione delle condizioni di utilizzo di questo strumento non è ancora precisa, e verrà messa a punto nelle prossime riunioni del Consiglio europeo, la riunione dei capi di governo e di stato della Ue.

recovery fund

Alcuni elementi, però, sono emersi chiaramente. La Commissione potrà raccogliere finanziamenti sui mercati emettendo obbligazioni, usando come garanzia il bilancio europeo, e li verserà agli stati. Secondo la proposta della Commissione, il Recovery Fund potrà contare su 750 miliardi di euro, in parte prestiti di lunga durata (250 miliardi) e, in parte, sovvenzioni a fondo perduto (500 miliardi). Ad ogni modo, gli Stati saranno chiamati a rimborsare il debito comune emesso dalla Commissione attraverso l’aumento del contributo al bilancio comunitario, che al momento è di appena l’1% del Pil Ue. Alla fine, quindi, bisognerà vedere, per ogni stato, quale sarà il saldo tra quanto versato e quanto ottenuto.

In aggiunta, i fondi erogati, prestiti o sussidi che siano, non saranno senza condizioni in quanto, secondo il documento franco-tedesco che ha fatto da apripista alla proposta della Commissione, «il supporto alla ripresa […] si baserà su un chiaro impegno degli Stati membri a perseguire politiche economiche virtuose e un ambizioso programma di riforme»1. Questo, tradotto in parole più semplici, come abbiamo visto più volte nel passato, vuol dire l’imposizione di politiche di austerity e di controriforme neoliberiste. Inoltre, gli Stati dovranno «concordare con il vertice della Ue la destinazione dei fondi per la ripresa post-Covid, con un meccanismo non troppo differente da quello del “nuovo” Mes»2. Del resto, come Valdis Dombrovskys, il vicepresidente della Commissione, aveva precisato già nelle settimane scorse, il Patto di stabilità deve rimanere il punto di riferimento comune anche a proposito del Recovery Fund: «I Paesi membri devono tenere a mente gli obiettivi di stabilità a medio termine»3.

recovery fund

Il pagamento agli Stati dei prestiti/sovvenzioni è legato alla realizzazione dei vari passaggi di un piano elaborato dal singolo Stato secondo alcune indicazioni della Commissione, come la realizzazione di riforme specifiche e investimenti in linea con le priorità della Ue. Secondo Gentiloni, commissario agli affari economici, «certamente il sostegno delle sovvenzioni è legato al successo delle politiche». Dombrovskis è ancora più chiaro: i fondi saranno trasferiti in tranche e se gli Stati membri non rispettano «e priorità stabilite dalla Ue» e «se non implementano gli obiettivi perdono i soldi di una rata.»4

In sostanza, sembrerebbe proprio che i prestiti con condizionalità, che erano stati respinti insieme al nuovo il Mes, rientrino dalla finestra con il Recovery Fund. Tra l’altro c’è la concreta possibilità che i finanziamenti del Recovery Fund non arriveranno prima del 2021.

Fonti

1 Presse und Informationsamt der Bundesregierung, Pressemitteilung, Nummer 173/20 vom 18 Mai 2020, pag. 3.
2 M. Perrone e G. Trovati, Conte rilancia ma resta il nodo 2020, Il Sole 24 ore, 28 maggio 2020.
3 Beda Romano, Recovery Fund, Dombrovskys rilancia: superare i mille miliardi, Il Sole 24, 20 maggio 2020.
4 Francesca Basso, Recovery Fund, le regole Ue per avere i soldi: «Fondi per riforme, senza risultati rate sospese», “Corriere della Sera”, 28 maggio 2020.
Tagcapitalismocovid-19crisidebito pubblicoMESrecovery fundunione europea
Articolo precedente

George Floyd, quando la violenza della polizia ...

Articolo successivo

Intervista al PCOR-PCUS: la situazione nel Donbass

108
Condiviso
  • 108
  • +
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0

Domenico Moro

Ricercatore Istat, si interessa di statistiche economiche. Ha scritto numerosi volumi, tradotti nelle più importanti lingue europee, tra cui “La gabbia dell’euro, perché uscirne è internazionalista e di sinistra”, “Globalizzazione e decadenza industriale”, “La terza guerra mondiale e il fondamentalismo islamico”, “Il gruppo Bilderberg, l’élite del potere mondiale”, “Nuovo Compendio del capitale”. Scrive anche su riviste italiane ed estere. Da sempre militante nel movimento comunista italiano, oggi dirige la rivista Laboratorio 21.

Articoli correlati Altri articoli dell'autore

  • Stefano Lepri - PD
    Politica

    Proposta di legge PD: lavorare meno con salari da fame

    10/05/2020
    Di Redazione
  • Capitale/lavoroNotizie dal mondo

    Le contraddizioni della UE confermate di fronte alla crisi

    11/04/2020
    Di Domenico Moro
  • mario draghi politica padroni
    Politica

    Mario Draghi: la politica dei padroni

    04/02/2021
    Di Redazione
  • Top Five
    Capitale/lavoro

    Covid-19: il costo della crisi e i profitti dei ricchi in USA e UE

    25/05/2020
    Di Redazione
  • Valids Dombrovskis
    Capitale/lavoro

    La spada di Damocle dei vincoli europei sulla ripresa economica

    05/07/2020
    Di Domenico Moro
  • Capitale/lavoro

    Lo sviluppo capitalistico e la diffusione delle epidemie

    06/04/2020
    Di David Tranquilli

Ti potrebbe interessare

  • Capitale/lavoro

    NAZIONALIZZAZIONI, GOLDEN POWER E AIUTI DI STATO: LA PARTECIPAZIONE DELLO STATO ALLA COMPETIZIONE INTERCAPITALISTICA

  • Consorzio Bonifica Trebisacce
    Rassegna operaia

    Tutte le “anomalie” della gestione privatistica dei servizi pubblici: il caso del Consorzio di Bonifica di Trebisacce

  • sfratti usa washington
    Notizie dal mondo

    La “crisi degli sfratti” : un’altra arma in mano ai padroni

Leggi anche…

sfratti usa washington

La “crisi degli sfratti” : un’altra arma in mano ai padroni

05/08/2020 | By Filippo Capponi Brunetti

seguici:

  Facebook  Instagram  Twitter

Archivio

contattaci:

  Contattaci
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia. Possono dunque esserne ripresi altrove i contenuti: basta citarne la fonte. "L'Ordine Nuovo" è un sito web di informazione indipendente e non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della legge 62/2001. Qualora le notizie o le immagini pubblicate violassero eventuali diritti d’autore, basta che ci scriviate e saranno immediatamente rimosse.
Questo sito web utilizza cookie per migliorare l'esperienza dei visitatori. Se non sei d'accordo, puoi scegliere di rifiutare l'utilizzo dei cookie.ImpostazioniACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Panoramica

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare l'esperienza di navigazoine. Alcuni di questi cookie sono necessari per il le funzionalità di base dei sito web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci consentono di analizzare e comprendere come utilizzi il nostro sito. Questi cookie verranno salvati nel tuo browser solo se acconsenti. Puoi rifiutare l'utilizzo dei cookie. In questo caso, la tua esperienza di navigazione potrebbe non essere ottimale.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questa categoria comprende soltanto cookie che assicurano le funzionalità di base e la sicurezza del sito. Tramite questi cookie non vengono salvati dati personali.
Non-necessary
Tutti i cookie che non sono strettamente necessari per il funzionamento del sito e sono utilizzati in modo specifico per raccogliere dati personali attraverso analisi, annunci e altri contenuti incorporati sono definiti come non necessari. Il consenso dell\'utente è obbligatorio affinché questi cookie possano essere utilizzati sul sito web.
ACCETTA E SALVA