L'Ordine Nuovo

Menu superiore

Menu principale

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Storia di classe
    • Film e TV
    • Musica
    • Libri
    • Pillole di storia
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Lenin 150
    • Centenario PCdI

logo

L'Ordine Nuovo

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Storia di classe
    • Film e TV
    • Musica
    • Libri
    • Pillole di storia
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Lenin 150
    • Centenario PCdI
Rassegna operaia
Home›Rassegna operaia›Tekneko di Bracciano: un appalto sulla pelle dei lavoratori

Tekneko di Bracciano: un appalto sulla pelle dei lavoratori

Di Redazione
10/03/2021
1618
0
Condividi:

Da vari decenni la borghesia italiana, come in molti altri paesi europei e non solo, ha portato avanti con forza la retorica secondo la quale i soggetti privati, oppure soggetti pubblici vincolati da criteri aziendalistici e di mercato, sarebbero i più “efficienti” nella gestione dei servizi pubblici, nel combattere gli sprechi e la malagestione e garantirebbero un migliore servizio. Tuttavia la realtà della gestione privata (o privatistica) dei servizi pubblici non è sinonimo di efficienza, ma anzi subordina al profitto privato la garanzia di un servizio efficiente ed universale (si pensi alla sanità). A questo si aggiunge, spesso, un peggioramento delle condizioni economiche e di lavoro dei lavoratori, ai quali una certa retorica sempre più diffusa addebita la responsabilità delle mancanze dei servizi pubblici anziché imputarle al definanziamento, alle responsabilità dei dirigenti e delle forze politiche che dovrebbero vigilare su di essi o, ancora, alla logica del profitto, inconciliabile con una erogazione di servizi che tenga conto delle necessità di lavoratori e cittadini.

Questo articolo documenta l’ennesima storia di comportamenti antisindacali e mancato rispetto degli accordi da parte di una azienda privata che si trova a gestire un servizio pubblico, questa volta a Bracciano (RM).

Nel novembre 2016 il tribunale fallimentare di Civitavecchia ha certificato il fallimento di Bracciano Ambiente s.p.a., società partecipata del comune di Bracciano responsabile dei servizi di igiene ambientale (nettezza urbana), affidandola a un curatore fallimentare. Nel febbraio 2018 il Comune ha affidato l’appalto del servizio pubblico alla TEKNEKO Sistemi Ecologici SRL con un bando di gara e da subito è iniziata la fase più travagliata per i lavoratori dell’ex società pubblica, culminata nel licenziamento di due lavoratori. Il primo di questi è Giancarlo Crispino, delegato Flaica-CUB: il sindacato denuncia la condotta antisindacale dell’azienda, sia riguardo la sospensione e poi il licenziamento di Giancarlo, dovuto alla condivisione di un volantino sindacale in cui si proclamava anche uno sciopero, sia per quanto riguarda il mancato rispetto degli accordi sindacali da parte della Tekneko1. Ma andiamo con ordine.

Tekneko_Manifestazione_Piazza_Bracciano

Dopo il fallimento della Bracciano Ambiente, il Comune di Bracciano ha approvato un bando di gara per sole 35 unità (su 52 occupate dalla società municipalizzata). Per salvare i posti di lavoro la CUB, il sindacato maggioritario nell’azienda, ha siglato un accordo di prossimità, in deroga al CCNL, che prevedeva la rinuncia da parte dei lavoratori ad alcune ore di lavoro settimanali e un loro demansionamento, ma solo fino a che pensionamenti e/o altre riduzioni del costo del lavoro non avessero permesso di ridiscutere le condizioni contrattuali. Quando ciò è avvenuto, a causa appunto di pensionamenti e trasferimenti in altre sedi, il sindacato ha cercato di intavolare una discussione con l’azienda, che però si è sistematicamente sottratta agli incontri in Comune.

È a quel punto che è stato annunciato uno sciopero per il 21 novembre dello scorso anno con un volantino che, inoltre, esprimeva altre denunce nei confronti dell’azienda, come il risparmio derivante dall’uso di cassonetti della vecchia municipalizzata, la mancata creazione dei punti di raccolta degli esausti previsti (uno su dieci), l’insufficiente fornitura di DPI2. La minaccia dello sciopero ha convinto finalmente l’azienda a convocare i rappresentati sindacali nella sede centrale ad Avezzano (AQ) per un incontro. In questa sede, tuttavia, la Tekneko ha adottato una “interpretazione strumentale di comodo” degli accordi sindacali (come si legge in un secondo comunicato della CUB) accampando varie scuse per giustificare la mancata modifica delle condizioni lavorative dei dipendenti dell’azienda, parlando di assenteismo e sostenendo di non aver mai ricevuto contestazioni dal Comune, affermazione contestata dal sindacato in quanto il Comune avrebbe invece assicurato di interessarsi a quelle che sono state le rimostranze di cittadini e lavoratori.

Tekneko_Manifestazione_Bracciano

Dopo questo nulla di fatto, era stato previsto un nuovo incontro il 15 dicembre, mai avvenuto. Il sindacato, con un comunicato del 12 dicembre, ha denunciato il disinteresse dell’amministrazione comunale (guidata dal sindaco Armando Tondinelli, eletto con una lista civica per poi aderire a Fratelli d’Italia), sia per quanto riguarda la vertenza sindacale e la difesa dei lavoratori, sia nel rassicurare sul controllo pubblico del servizio offerto dall’azienda.

Nello stesso comunicato, inoltre, veniva denunciata una serie di gravi mancanze igienico-sanitarie dei locali dell’azienda, aggravate dall’attuale situazione pandemica, che potrebbero aver facilitato il contagio da Covid-19 dello stesso Crispino. A queste denunce il padrone dell’azienda, Umberto di Carlo, ha replicato in una dichiarazione pubblica che la colpa sarebbe dei dipendenti “sporchi, se non proprio barbari”, declinando ogni responsabilità dell’azienda3.

L’altra denuncia del sindacato riguarda la sospensione e in seguito il licenziamento del delegato Giancarlo Crispino, avvenuto per via della condivisione sul proprio profilo social del comunicato sindacale che annunciava lo sciopero del 21 novembre e conteneva le denunce già citate in precedenza nei confronti della Tekneko.

Questa vicenda, in particolare, è stata da subito seguita dal GASP – Associazione Antifascista di Promozione Sociale di Bracciano – e dal circolo Lo Spazio, che ha organizzato due presidi di solidarietà a Crispino e ai lavoratori della Tekneko. Il primo presidio, tenuto il 5 dicembre 2020 nella piazza del Comune di Bracciano, ha visto interventi di diversi attivisti e cittadini e la presenza di alcuni lavoratori dell’azienda in solidarietà all’ex-collega; ancora una volta, nel totale silenzio istituzionale. Durante il presidio è arrivata anche la notizia della sospensione (e in seguito il licenziamento) di un altro lavoratore dell’azienda. Diversi giornali locali hanno seguito la vicenda della Tekneko e molte sono state le attestazioni di solidarietà a Crispino da parte della cittadinanza.

Tekneko_Manifestazione_Bracciano_striscione

Il secondo presidio in solidarietà ai lavoratori colpiti dal mancato rispetto degli accordi sindacali e dalla repressione aziendale, svoltosi il 19 dicembre poco fuori gli stabili dell’azienda, ha raccolto una testimonianza di un lavoratore, il quale, dopo averli ringraziati per la solidarietà, ha spiegato agli attivisti presenti come ci fosse “un clima di terrore” all’interno dell’azienda. Nel frattempo, la CUB e i due lavoratori licenziati hanno avviato procedimenti legali per quanto riguarda il mancato rispetto degli accordi sindacali e per il reintegro.

Ai presidi di solidarietà a Crispino e ai lavoratori della Tekneko, organizzati dal GASP e dal circolo Lo Spazio di Bracciano, erano presenti e hanno portato il proprio sostegno anche delegazioni del Fronte della Gioventù Comunista di Viterbo, dell’Assemblea dei lavoratori e lavoratrici combattivi del Lazio, SI COBAS Viterbo, Cobas Bracciano, varie organizzazioni politiche della sinistra di classe e singoli lavoratori e lavoratrici.

1 https://www.orticaweb.it/wp-content/uploads/2021/01/LOrtica-del-Venerd%C3%AC-5.pdf?fbclid=IwAR0fhooVU9BBB6m4uJx3jhiTx7GqQQx6IzzqbOxwiu4zh1SreWMLSSD8OrU la denuncia è stata ripresa in un articolo del settimanale l’Ortica del Venerdì del 29/01/2021, p.32

2 https://www.orticaweb.it/bracciano-lavoratori-tekneko-pronti-allo-sciopero/

3 La dichiarazione originale è pubblica ed è stata parzialmente riportata in questo articolo, consultato il 16/02/2021 https://www.terzobinario.it/tellaroli-a-tekneko-i-dipendenti-sono-una-risorsa-serve-rispetto/

Tagimpreselavoratorilavorolottaoperaiscioperosfruttamentosindacato
Articolo precedente

La giornata della donna: lotta ed emancipazione ...

Articolo successivo

I “falsi positivi”, ovvero i sistematici omicidi ...

1
Condiviso
  • 1
  • +
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0

Redazione

Articoli correlati Altri articoli dell'autore

  • Sciopero Treofan Terni
    Rassegna operaia

    Vertenza Treofan: è necessario un fronte unico politico e sindacale

    18/07/2020
    Di Filippo Capponi Brunetti
  • Capitale/lavoro

    LO SCIOPERO DEI METALMECCANICI CHE FUNZIONA E LO SCIOPERO GENERALE DA COSTRUIRE

    08/11/2020
    Di Redazione
  • Calabria sanitari covid basta precarietà
    Rassegna operaia

    Altro che eroi, assunti per l’emergenza Covid e ora rischiano il posto: la mobilitazione degli operatori sanitari in Calabria

    30/06/2021
    Di Domenico Cortese
  • Rassegna operaia

    Cronache da Mirafiori e strategie del gruppo FCA in Italia

    09/04/2020
    Di Redazione
  • Stefano Lepri - PD
    Politica

    Proposta di legge PD: lavorare meno con salari da fame

    10/05/2020
    Di Redazione
  • La delocalizzazione della Betafence: pericolo per i lavoratori dell'azienda e dell'indotto di Tortoreto
    Rassegna operaia

    La delocalizzazione della Betafence: pericolo per i lavoratori dell’azienda e dell’indotto di Tortoreto

    13/08/2020
    Di Redazione

Ti potrebbe interessare

  • Capitale/lavoro

    Competizione imperialista e problema ambientale

  • polignano covid
    Capitale/lavoro

    Focolaio Polignano: la differenza tra rischio zero e rischio 78

  • Storia di classe

    Fidel Castro annuncia il carattere socialista della Rivoluzione. 16 aprile 1961

Leggi anche…

Fidel Castro annuncia il carattere socialista della Rivoluzione. 16 aprile 1961

16/04/2020 | By Redazione

seguici:

  Facebook  Instagram  Twitter

Archivio

contattaci:

  Contattaci
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia. Possono dunque esserne ripresi altrove i contenuti: basta citarne la fonte. "L'Ordine Nuovo" è un sito web di informazione indipendente e non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della legge 62/2001. Qualora le notizie o le immagini pubblicate violassero eventuali diritti d’autore, basta che ci scriviate e saranno immediatamente rimosse.
Questo sito web utilizza cookie per migliorare l'esperienza dei visitatori. Se non sei d'accordo, puoi scegliere di rifiutare l'utilizzo dei cookie.ImpostazioniACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Panoramica

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare l'esperienza di navigazoine. Alcuni di questi cookie sono necessari per il le funzionalità di base dei sito web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci consentono di analizzare e comprendere come utilizzi il nostro sito. Questi cookie verranno salvati nel tuo browser solo se acconsenti. Puoi rifiutare l'utilizzo dei cookie. In questo caso, la tua esperienza di navigazione potrebbe non essere ottimale.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questa categoria comprende soltanto cookie che assicurano le funzionalità di base e la sicurezza del sito. Tramite questi cookie non vengono salvati dati personali.
Non-necessary
Tutti i cookie che non sono strettamente necessari per il funzionamento del sito e sono utilizzati in modo specifico per raccogliere dati personali attraverso analisi, annunci e altri contenuti incorporati sono definiti come non necessari. Il consenso dell'utente è obbligatorio affinché questi cookie possano essere utilizzati sul sito web.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA