L'Ordine Nuovo

Menu superiore

Menu principale

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Imperialismo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Film e TV
    • Libri
    • Musica
    • Pillole di storia
    • Storia di classe
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Centenario PCdI
    • Lenin 150
    • Rivista Comunista Internazionale

logo

L'Ordine Nuovo

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Imperialismo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Film e TV
    • Libri
    • Musica
    • Pillole di storia
    • Storia di classe
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Centenario PCdI
    • Lenin 150
    • Rivista Comunista Internazionale
  • La Conferenza Internazionale sulla Ricostruzione dell’Ucraina: il raduno degli avvoltoi a Roma

  • «L’arte può caricarci e farci vincere la nostra battaglia»: intervista a Dutch Nazari

  • «La musica come sincera passione per la liberazione della Palestina»: intervista a Tära

  • “L’attacco degli imprenditori”: intervista a Emiliano Gentili

  • Gli USA inaspriscono l’accerchiamento: la denuncia di Cuba

  • Vita politica internazionale – Trentasettesimo numero

  • Contributi marxisti alla questione ambientale

  • Il momento di Mamdani e la crisi della “sinistra”

  • La Spagna è la “locomotiva” d’Europa, ma ancora non te ne sei reso conto

  • L’ICE non deporta, produce dividendi: l’industria dell’internamento degli immigrati

Notizie dal mondo
Home›Notizie dal mondo›TKP sugli ordini di incarcerazione: Chiediamo ai nostri sostenitori di organizzarsi contro la tirannia dell’AKP

TKP sugli ordini di incarcerazione: Chiediamo ai nostri sostenitori di organizzarsi contro la tirannia dell’AKP

Di Redazione
21/03/2025
523
0
Condividi:

Diamo spazio al comunicato del TKP (grazie al Centro di Cultura e Documentazione Popolare – Resistenze.org per la traduzione) sui recenti sviluppi in termini di repressione e involuzione antidemocratica in Turchia – Redazione de L’Ordine Nuovo.

 

Dichiarazione del Comitato Centrale del Partito Comunista di Turchia in merito agli ordini di incarcerazione emessi oggi, tra cui quello del sindaco di Istanbul, Ekrem İmamoğlu, appartenente al CHP.

Oggi sono stati emessi ordini di detenzione per più di 100 persone, tra cui Ekrem İmamoğlu, il sindaco di Istanbul appartenente al CHP (Partito Popolare Repubblicano, il principale partito di opposizione). İmamoğlu è da tempo nel mirino del governo, vista la sua potenziale candidatura come candidato presidenziale del CHP.

Il Partito Comunista di Turchia (TKP) vede la questione nel contesto degli attacchi dell’AKP (Partito della Giustizia e dello Sviluppo, principale partito turco di stampo conservatore al governo del paese) volti a restringere lo spazio politico e a sottrarre agibilità politica alle persone. Oggi, il TKP ha rilasciato la seguente dichiarazione al riguardo:

“A partire da questa mattina, l’ordine di incarcerazione emesso per più di 100 persone, tra cui il sindaco metropolitano di Istanbul Ekrem İmamoğlu e il giornalista İsmail Saymaz, è inaccettabile. Anche le decisioni del Governatorato di Istanbul, che di fatto impongono lo stato di emergenza nella città per timore di potenziali reazioni pubbliche, contribuiscono a questa situazione inaccettabile.

Le parole pressione e illegalità non bastano a descrivere ciò che sta accadendo. Siamo di fronte a una mentalità reazionaria che percepisce il diritto delle persone a organizzarsi e a impegnarsi in politica come una minaccia e agisce ignorando completamente la giustizia. Il governo dell’AKP, che ha instaurato un sistema oscurantista favorendo sette religiose e monopoli, non riesce a governare il Paese e sta quindi diventando sempre più aggressivo.

Le misure adottate contro İmamoğlu, indipendentemente dal loro contenuto individuale, indicano un unico fatto: l’AKP non tollera il diritto delle persone di votare ed essere elette se non a suo favore.

La detenzione del giornalista İsmail Saymaz per presunti legami con la Resistenza di Gezi non è altro che una negazione del diritto delle persone a impegnarsi politicamente e a dire la loro sul modo in cui il paese viene governato.

La volontà popolare emersa durante la Resistenza di Gezi non poteva essere messa a tacere nonostante i tentativi delle forze internazionali o degli stessi alleati dell’AKP; né poteva essere minata la lotta per la Repubblica, la laicità e l’indipendenza. Inoltre, la cosiddetta “Primavera araba”, con cui la Resistenza di Gezi è stata falsamente associata, faceva parte di piani e interventi imperialisti nella regione, piani in cui l’AKP era sia coinvolta che complice. Nel frattempo, Soros, spesso menzionato in questo contesto, rappresenta una rete finanziaria internazionale con cui sia l’AKP che il suo ex alleato, la setta di Fethullah Gülen, hanno apertamente collaborato per smantellare la Repubblica turca.

Difendere il diritto delle persone a organizzarsi e a partecipare alla politica sarà la risposta più forte a queste imposizioni assurde.

Il nostro partito, che ha mantenuto una posizione ferma contro l’AKP fin dall’inizio, si oppone a questi attacchi sconsiderati all’arena politica. Le nostre differenze ideologiche, politiche e di classe con la linea rappresentata da Ekrem İmamoğlu non ci impediscono di assumere questa posizione. Il TKP si opporrà a tutti i tentativi dell’AKP di sopprimere il suffragio universale e limitare lo spazio politico. Adegueremo di conseguenza la nostra agenda politica e le nostre priorità, riconoscendo che l’AKP ha scelto di intensificare i suoi attacchi politici e legali.

Tutti coloro che sono detenuti oggi, compresi Ekrem İmamoğlu e İsmail Saymaz, devono essere rilasciati immediatamente.

Chiediamo al nostro popolo di organizzarsi contro la tirannia dell’AKP e di rafforzare l’alternativa dei lavoratori per costruire un paese repubblicano, governato con un’economia statale, orientato all’illuminismo e al riscatto della classe operaia, contro un sistema che soffre di una crisi di governo sempre più profonda“.

TagPartito Comunista di TurchiaTurchia
Articolo precedente

Lo spartiacque del 15 marzo

Articolo successivo

Sulla risoluzione anticomunista dell’Europarlamento. Una confutazione dei ...

1
Condiviso
  • 1
  • +
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0

Redazione

Articoli correlati Altri articoli dell'autore

  • cuba vincera
    Vita politica internazionale

    Vita politica internazionale – Nono numero

    18/07/2021
    Di Redazione
  • Rivista Comunista Internazionale - Numero 13 - 2024
    RCI – Numero 13 – 2024

    La guerra in Ucraina e il ruolo della Turchia

    27/01/2025
    Di Redazione
  • Accordo ZEE Italia Grecia
    Notizie dal mondo

    Firmato ad Atene l’accordo per la ZEE tra Italia e Grecia nel mezzo delle rivalità nel Mediterraneo

    13/06/2020
    Di Salvatore Vicario
  • Vita Politica Internazionale - Trentaseiesimo numero
    Vita politica internazionale

    Vita politica internazionale – Trentaseiesimo numero

    22/06/2025
    Di Redazione
  • Vita Politica Internazionale – Ventottesimo numero
    Vita politica internazionale

    Vita politica internazionale – Ventottesimo numero

    02/03/2025
    Di Redazione
  • Vita politica internazionale

    Vita politica internazionale – Undicesimo numero

    29/08/2021
    Di Redazione

Ti potrebbe interessare

  • Vertice USA-Giappone-Corea del Sud: aumentano le tensioni in Asia
    Notizie dal mondo

    Vertice USA-Giappone-Corea del Sud: aumentano le tensioni in Asia

  • Notizie dal mondo

    Continua la repressione antipopolare della giunta militare in Sudan

  • Notizie dal mondo

    La crisi in Ucraina e la tendenza alla guerra degli Stati Uniti e della NATO

Leggi anche…

Vita politica internazionale – Ventiduesimo numero

27/02/2022 | By Redazione
Le pensioni e la guerra: smontare le argomentazioni nell'era dell'austerità selettiva

Le pensioni e la guerra: smontare le argomentazioni nell’era dell’austerità selettiva

19/04/2025 | By Redazione
Rivista Comunista Internazionale - Numero 13 - 2024

La giustificazione della guerra imperialista è usata per “gettare fumo negli occhi” dei popoli

27/01/2025 | By Redazione
Sulla guerra in Medio Oriente

Sulla guerra in Medio Oriente

09/09/2024 | By Redazione

seguici:

  Facebook  Instagram  Twitter

contattaci:

  Contattaci
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia. Possono dunque esserne ripresi altrove i contenuti: basta citarne la fonte. "L'Ordine Nuovo" è un sito web di informazione indipendente e non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della legge 62/2001. Qualora le notizie o le immagini pubblicate violassero eventuali diritti d’autore, basta che ci scriviate e saranno immediatamente rimosse.