L'Ordine Nuovo

Menu superiore

Menu principale

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Storia di classe
    • Film e TV
    • Musica
    • Libri
    • Pillole di storia
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Lenin 150
    • Centenario PCdI

logo

L'Ordine Nuovo

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Storia di classe
    • Film e TV
    • Musica
    • Libri
    • Pillole di storia
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Lenin 150
    • Centenario PCdI
Film e TV
Home›Terza pagina›Film e TV›Cinema ritrovato. Il sospetto, di Francesco Maselli, 1975

Cinema ritrovato. Il sospetto, di Francesco Maselli, 1975

Di Alessandro Barile
06/05/2020
2685
0
Condividi:
Il Sospetto

Tanto cinema politico del passato soffre oggi del tempo trascorso da eventi forse irripetibili. Appare inevitabilmente datato e ideologico. Se pensiamo a Giù la testa o a San Michele aveva un gallo, noteremmo subito questa disconnessione con gli interessi del nostro tempo. Un destino che segna ancor di più Il sospetto di Francesco Maselli, un film – nientemeno – sulla “ragion di partito”: cosa può esserci di più distante?

Nell’Italia del ’34 un militante comunista “critico” (Emilio, interpretato da Gian Maria Volonté) viene prima allontanato dal partito, poi – dopo un periodo di rifugio in Francia – viene riammesso e usato per scovare l’infiltrato che si annida tra le fila del centro politico di Torino.

Né il partito né Emilio hanno la sicurezza che questo infiltrato ci sia davvero, ma per scoprirlo non possono far altro che sacrificare un proprio militante – Emilio – affidandogli il compito di incontrarsi con gli altri membri dirigenti piemontesi e, in sostanza, scoprire il traditore facendosi arrestare.

Il Sospetto LocandinaEmilio vive un molteplice travaglio interiore e politico. Siamo nella fase in cui anche in Italia il partito procederà a riorientare la propria strategia politica: dal “socialfascismo” al fronte popolare in funzione antifascista. Emilio condivide la svolta, ma ne critica le modalità verticistiche, il mancato dibattito: prima i socialisti erano il nemico; oggi sono i compagni con cui lottare. Va bene, dice e si dice, ma come è maturata questa decisione? Perché non è stata coinvolta la base? Nei centri operai, e soprattutto a Torino, i compagni chiedono, vogliono capire. La trama pedagogica che innerva il film procede, attraverso la compagna Teresa (modellata sulla figura di Teresa Noce), a spiegare le ragioni della compartimentazione, della difesa del centro direttivo, tanto italiano quanto sovietico. I “compiti del militante clandestino” vengono ricordati con eccessiva solerzia, ed è la parte meno convincente del film.

Nonostante i dubbi, tanto personali quanto del partito, alla fine Emilio viene riammesso. Eppure il sacrificio richiestogli, e cioè farsi arrestare per smascherare l’infiltrato, è grande. Venti, forse trenta anni di galera è il prezzo di questa missione. Emilio acconsente. Torino è di importanza strategica, per via della concentrazione operaia in Fiat, e il centro del partito non può permettersi di perderlo a causa delle infiltrazioni dell’Ovra. Non c’è “lotta interiore” in Emilio, solo consapevolezza del carico affidatogli dal partito e dal destino, da sopportare con gravità. Non c’è neanche gratificazione: Emilio non è contento, è convinto. Si deve fare, perché è giusto che sia così. È un uomo con i suoi tormenti, ma anche un militante con i suoi doveri: chi prevarrà?

Il film non è un capolavoro, ma un antidoto. Un vaccino contro le retoriche edificanti ed imbolsite della lotta clandestina, della vita di partito e sulle sue ragioni superiori. Non per smentirle, ma per approssimarsi alla realtà delle cose.

La strumentalità del rapporto tra militante e partito è raccontata con quella dose “inopportuna” di realismo che, ovviamente, non poteva essere accettata dal Pci, che infatti lo criticò. Una critica dura, con in prima fila, guarda caso, Ingrao.

I “panni sporchi” dovevano essere lavati in casa. Vecchio ritornello. Tutto sta nel capire perché una vicenda simile veniva giudicata come un “panno sporco”. La lotta rivoluzionaria, clandestina, Citto Masellicomporta asprezze difficili da decifrare in tempi di quiete. Comporta, tra le altre cose, una ragione di partito superiore agli interessi dei singoli militanti. È giusto? Complicato rispondere, di questi tempi. In una scena del film, un commissario politico del centro estero ricorda a Emilio: il primo dovere di ogni militante è di non farsi catturare. Questa è la regola per salvaguardare l’organizzazione. Ma se la cattura di un militante consente all’organizzazione di sopravvivere? L’eccezione conferma la regola, a patto che di questa eccezione si possa servire. Rigidità organizzativa ed eccezionalità convivono quotidianamente nel partito rivoluzionario. Emilio lo capisce e non se ne rammarica.

Alla fine, davanti al funzionario dell’Ovra che gli ripete che “il partito ti ha usato”, invitandolo a tradire, Emilio ripete ostinatamente: “sono un militante del partito comunista italiano, non altro da aggiungere”. E di fronte alle insistenze, alla fine, “cede”, ma in modo inaspettato: “ma questo io l’ho sempre saputo. Eravamo d’accordo”. Il rapporto è di disciplina, senza retoriche estetizzanti ed “eroizzanti”. Volonté, in questo, è come sempre molto bravo. È il partito a fare la parte del “cattivo” in questo caso, coi suoi “grigi burocrati” e le sue logiche perverse. Un cattivo necessario però. Necessario e, ancora peggio, consapevole. Un manovratore di destini altrui. Brutta storia, eppure inevitabile.

Alla fine è ciò che restituisce un film “impegnato” come questo: l’intreccio tra una vicenda necessaria, ma non per questo meno dura da sopportare, e l’umanità “tradita” o, per meglio dire: sospesa.

Non potemmo essere gentili, ci ricorda Brecht. Solo in tal senso è possibile perdonare la disumanità della lotta clandestina.

TagantifascismoCinema RitrovatofascismoGian Maria VolontèPCI
Articolo precedente

Sciopero lavoratori Fedex. La fase due si ...

Articolo successivo

Pensare la fase 2 delle lotte: incostituzionalità ...

1
Condiviso
  • 1
  • +
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0

Alessandro Barile

35 anni, ricercatore in Storia contemporanea e studioso delle trasformazioni della città globale. Redattore della "Rivista di Studi Politici" e della rivista di Storia della conflittualità sociale "Zapruder", collabora con "il manifesto" e "Le Monde Diplomatique". Tra le sue ultime pubblicazioni, "Il tramonto della città" (Derive Approdi 2019) e, di prossima uscita, "Il secondo tempo del populismo. Sovranismi e lotte di classe" (Momo edizioni 2020).

Articoli correlati Altri articoli dell'autore

  • Hitler e Mussolini
    Storia di classe

    L’attacco nazista alla Polonia e la Seconda Guerra Mondiale: le pesanti responsabilità britanniche e polacche

    18/09/2020
    Di Redazione
  • Famiglia Cervi
    Politica

    Revisionismo storico in prima serata il 25 aprile: Gramellini e Veltroni contro i fratelli Cervi

    02/05/2020
    Di Redazione
  • Dillinger è morto locandina
    Film e TV

    Cinema ritrovato. Dillinger è morto, di Marco Ferreri, 1969

    21/05/2020
    Di Alessandro Barile
  • Volonté il terrorista
    Film e TV

    Cinema ritrovato. Il terrorista, di Gianfranco De Bosio, 1963

    11/05/2020
    Di Alessandro Barile
  • Statua di Indro Montanelli
    Politica

    La difesa dell’indifendibile. Il caso del monumento a Indro Montanelli

    17/06/2020
    Di Redazione
  • Operai alle Reggiane
    Storia di classe

    28 luglio: 77 anni fa l’eccidio delle “Reggiane”

    28/07/2020
    Di Flavio Petrone

Ti potrebbe interessare

  • strage piazza fontana 1
    Storia di classe

    La Strage di piazza Fontana: uno squarcio nero nella storia italiana

  • Lenin150

    Il mistero del leninismo

  • Politica

    Verso il fronte unico. Iniziative e lotte di questi giorni  

Leggi anche…

Verso il fronte unico. Iniziative e lotte di questi giorni  

08/05/2020 | By Redazione

seguici:

  Facebook  Instagram  Twitter

Archivio

contattaci:

  Contattaci
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia. Possono dunque esserne ripresi altrove i contenuti: basta citarne la fonte. "L'Ordine Nuovo" è un sito web di informazione indipendente e non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della legge 62/2001. Qualora le notizie o le immagini pubblicate violassero eventuali diritti d’autore, basta che ci scriviate e saranno immediatamente rimosse.
Questo sito web utilizza cookie per migliorare l'esperienza dei visitatori. Se non sei d'accordo, puoi scegliere di rifiutare l'utilizzo dei cookie.ImpostazioniACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Panoramica

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare l'esperienza di navigazoine. Alcuni di questi cookie sono necessari per il le funzionalità di base dei sito web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci consentono di analizzare e comprendere come utilizzi il nostro sito. Questi cookie verranno salvati nel tuo browser solo se acconsenti. Puoi rifiutare l'utilizzo dei cookie. In questo caso, la tua esperienza di navigazione potrebbe non essere ottimale.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questa categoria comprende soltanto cookie che assicurano le funzionalità di base e la sicurezza del sito. Tramite questi cookie non vengono salvati dati personali.
Non-necessary
Tutti i cookie che non sono strettamente necessari per il funzionamento del sito e sono utilizzati in modo specifico per raccogliere dati personali attraverso analisi, annunci e altri contenuti incorporati sono definiti come non necessari. Il consenso dell'utente è obbligatorio affinché questi cookie possano essere utilizzati sul sito web.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA