L'Ordine Nuovo

Menu superiore

Menu principale

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Imperialismo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Film e TV
    • Libri
    • Musica
    • Pillole di storia
    • Storia di classe
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Centenario PCdI
    • Lenin 150
    • Rivista Comunista Internazionale

logo

L'Ordine Nuovo

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Imperialismo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Film e TV
    • Libri
    • Musica
    • Pillole di storia
    • Storia di classe
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Centenario PCdI
    • Lenin 150
    • Rivista Comunista Internazionale
  • Vita politica internazionale – Quarantunesimo numero

  • Repressione contro gli studenti affiliati al marxismo

  • L’opposizione operaia alla “motosega” e ai suoi alleati

  • La produzione ideologica degli allarmisti bellici – dall’esercito al Partito della Sinistra

  • Quale via d’uscita dall’inferno di Trump? Liberale, socialdemocratica o comunista?

  • Accordi imperialistici per l’Ucraina: quando parlano di pace, gli ordini di mobilitazione sono già stati firmati…

  • Dichiarazione sulla Giornata Internazionale di Azione dei Sindacati per la Pace

  • Il Meeting di Rimini: lobby, politiche antipopolari e profitti padronali

  • Viabilità in Calabria e Sicilia: la modernità non passa dal Ponte

  • Carovita: tragedia per i lavoratori, delizia per i padroni

Capitale/lavoro
Home›Capitale/lavoro›Lo Stato, il Governo e il parassita

Lo Stato, il Governo e il parassita

Di Daniela Giannini
02/08/2020
2202
0
Condividi:

Abbiamo più volte evidenziato sulle nostre pagine come il capitale italiano, la classe imprenditoriale che lo rappresenta, abbia sfruttato l’emergenza COVID-19, per ottenere vantaggi attraverso agevolazioni governative e/o sgravi fiscali. Favorendo invece la socializzazione delle perdite, ed innestando anche il meccanismo che contribuisce all’abbassamento dei salari, o peggio ancora alla perdita di reddito per i lavoratori.

A conferma di ciò è sufficiente rilevare dei dati, provenienti da fonti governative, fonti non certo espressione delle istanze della classe lavoratrice.

Nel corso di un’audizione parlamentare tenutasi il 28 luglio u.s. il prof. Giuseppe Pisauro, presidente dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, e già professore ordinario di Scienza delle Finanze all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, ha illustrato le conclusioni dell’UPB, rivenienti dall’incrocio dei dati monitorati dall’INPS, con quelli relativi alla fatturazione elettronica estratti dall’Agenzia delle Entrate.

Vengono confrontati elementi relativi al 1° semestre 2020 rispetto ad analogo periodo dell’anno 2019.

Ne emerge il seguente dato: solo un terzo della CIG, CIG in deroga e fondi della solidarietà bilaterali è stato utilizzato da imprese con una perdita di fatturato del 40% o superiore.

Ma il dato più impressionante è che un quarto delle ore CIG è stato tirato da imprese che non hanno subito alcuna riduzione di fatturato. Ne deriva una conclusione: le imprese hanno usufruito di agevolazioni, garantendosi un profitto ulteriore e parassitario, risparmiando sul costo del lavoro e speculando sull’emergenza COVID-19; i lavoratori hanno subito la riduzione del 27% del loro stipendio, parte che non verrà mai loro restituita, il resto lo paghiamo noi.

Inoltre, la stabilità di fatturato di queste aziende suggerisce che i lavoratori hanno continuato a prestare la loro attività lavorativa da remoto (smart-working) o in presenza. E questo sarebbe una beffa ulteriore.

Altro dato che emerge dalla lettura del testo di sintesi dell’audizione parlamentare è che nel trimestre marzo-maggio le integrazioni sono state utilizzate per poco più di 1,1 miliardi di ore, crescendo drasticamente tra aprile e maggio con un picco di 590 milioni ad aprile e un forte rallentamento nei mesi successivi.

I lavoratori che alla data del 5 luglio hanno percepito almeno una integrazione salariale COVID-19 (inclusi quelli che avrebbero potuto riceverle anche in assenza della normativa introdotta dai decreti anti crisi) sono pari a 5,5 milioni. Interessante il dato che emerge sulla tipologia di aziende interessate all’utilizzo della CIG, e che non avrebbero subito cali di fatturato: un 20% si concentra nel settore della manifattura, un 30% nel settore dei servizi.

Secondo l’indagine studio “Le imprese, i Lavoratori in cassa integrazione COVID nei mesi di marzo e aprile”, condotta dalla Direzione Centrale Studi e Ricerche dell’INPS n collaborazione con Bankitalia, si è verificato che ogni impresa che ha usufruito della CIG ha risparmiato euro 1.100 per dipendente. Per le piccole imprese l’importo medio risparmiato a bimestre, grazie alla riduzione dell’orario di lavoro è stata di Euro 3.900.

Ogni lavoratore in media ha visto ridurre le ore di lavoro mensile di 156 ore, pari al 90% dell’orario mensile. (173 ore tra marzo e aprile). Questo nelle aziende che operano nei settori definiti “non essenziali”.

Nel prossimo decreto governativo, che verrà emanato ad agosto, è prevista una stretta sui criteri di erogazione della CIG, per ulteriori 18 settimane. Per accedere alla cassa CIG (che continuerà a essere pagata dallo Stato) le imprese dovranno avere un calo di fatturato che sia uguale o superiore al 20% nel 1° semestre dell’anno. L’alternativa è una decontribuzione del 100%, per quattro mesi. Che significa che le aziende non dovranno versare contributi all’INPS.

Questa misura non dovrebbe avere carattere retroattivo, mentre la perdita di stipendio degli operai in CIG, di cui sopra ho fatto cenno, non verrà mai restituita.

Da un governo asservito alle condizioni dettate da Confindustria non potevamo aspettarci altro.

Il panorama del mondo del lavoro non promette nulla di buono per la classe lavoratrice, che dovrà pagare ancora una volta i regali che questo, come gli altri governi che l’hanno preceduto, ha elargito alla classe imprenditoriale, vero parassita sociale.

Tagcassa integrazioneimpreseINPSlavoro
Articolo precedente

Bologna, 2 agosto 1980 – la verità ...

Articolo successivo

La crisi che arriva, tra storytelling e ...

103
Condiviso
  • 103
  • +
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0

Daniela Giannini

Daniela Giannini, nata a Roma e laureata in Giurisprudenza all'Università "La Sapienza". Militante del Fronte Comunista dalla sua fondazione, è membro del comitato centrale del partito. Collabora con L'Ordine Nuovo su argomenti di politica e attualità.

Articoli correlati Altri articoli dell'autore

  • Rassegna operaia

    No, Landini. Responsabilità non significa collaborazione con Confindustria.

    01/05/2020
    Di Redazione
  • PNRR
    Capitale/lavoro

    Primi fondi del PNRR, a chi vanno?

    26/07/2021
    Di Domenico Moro
  • Mondo Convenienza
    Rassegna operaia

    Mondo Convenienza, il prezzo imbattibile dello sfruttamento

    13/04/2021
    Di Redazione
  • Corteo FIAC Compressori
    Rassegna operaia

    “DA QUI NON ESCE UNA RONDELLA” – i metalmeccanici scioperano alla Fiac Compressori

    10/06/2020
    Di Redazione
  • manifestazione sgb
    Rassegna operaia

    Intervista a Massimo Betti di SGB: Il sindacalismo conflittuale e il Fronte unico di Classe

    27/09/2020
    Di Redazione
  • Rassegna operaia

    Le aziende di call center approfittano della crisi: la denuncia di un lavoratore.

    05/05/2020
    Di Redazione

Ti potrebbe interessare

  • Germano Nicolini Diavolo
    Pillole di storia

    Germano Nicolini, la vita del “Diavolo”

  • Classe e partito

    FGC: “Rispondere all’attacco complessivo delle politiche padronali”, i giovani proletari in piazza il 5 novembre

  • Guerra Libia
    Notizie dal mondo

    Altri 500 soldati italiani nella guerra di spartizione libica

Leggi anche…

Continua la guerra in Libia. Al via una nuova missione imperialista targata UE (2/2)

09/04/2020 | By Salvatore Vicario
Come l'imperialismo sta alimentando il conflitto nell'est della Repubblica Democratica del Congo

Come l’imperialismo sta alimentando il conflitto nell’est della Repubblica Democratica del Congo

27/02/2025 | By Redazione
Vita Politica Internazionale – Ventottesimo numero

Vita politica internazionale – Ventottesimo numero

02/03/2025 | By Redazione
Bandiera della Libia

Continua la guerra in Libia. Al via una nuova missione imperialista targata UE (1/2)

08/04/2020 | By Salvatore Vicario

seguici:

  Facebook  Instagram  Twitter

contattaci:

  Contattaci
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia. Possono dunque esserne ripresi altrove i contenuti: basta citarne la fonte. "L'Ordine Nuovo" è un sito web di informazione indipendente e non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della legge 62/2001. Qualora le notizie o le immagini pubblicate violassero eventuali diritti d’autore, basta che ci scriviate e saranno immediatamente rimosse.