L'Ordine Nuovo

Menu superiore

Menu principale

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Imperialismo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Film e TV
    • Libri
    • Musica
    • Pillole di storia
    • Storia di classe
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Centenario PCdI
    • Lenin 150
    • Rivista Comunista Internazionale

logo

L'Ordine Nuovo

  • Rassegna operaia
  • Capitale/lavoro
  • Classe e partito
  • Internazionale
    • Notizie dal mondo
    • Imperialismo
    • Vita politica internazionale
  • Politica
  • Terza pagina
    • Film e TV
    • Libri
    • Musica
    • Pillole di storia
    • Storia di classe
    • Manifesti
  • Tribuna
  • Speciali
    • Centenario PCdI
    • Lenin 150
    • Rivista Comunista Internazionale
  • No signora Dureghello, non siamo antisemiti

  • Le lacrime di coccodrillo di Emanuele Fiano. Una risposta ragionata

  • Vita politica internazionale – Quarantacinquesimo numero

  • Oltre le armi: la NATO e la battaglia per menti e coscienze

  • Il mondo si sta fascistizzando — il capitale stringe i bulloni

  • Dichiarazione del Consiglio Mondiale della Pace (WPC) riguardo al “Piano di pace statunitense” per la Palestina

  • Il piano di Trump per Gaza e il business della morte

  • Legge di bilancio 2026: economia di guerra e regali ai padroni

  • Vita politica internazionale – Quarantaquattresimo numero

  • Il diritto all’aborto, oltre i falsi dilemmi della società borghese

Vita politica internazionale
Home›Vita politica internazionale›Vita politica internazionale – Quarantaquattresimo numero

Vita politica internazionale – Quarantaquattresimo numero

Di Redazione
12/10/2025
329
0
Condividi:

Questo nuovo numero della rassegna stampa internazionale, realizzata in collaborazione col Centro di Cultura e Documentazione Popolare (resistenze.org), prende il via sugli sviluppi dell’occupazione della Palestina e sulla lotta della resistenza. Partiamo con l’articolo del KKE dal cosiddetto piano di “pace” di Trump per Gaza, ovvero la pace con la pistola alla testa dei palestinesi, accolto positivamente da tutti i paesi che hanno già piani rapaci per spartirsi il bottino. 

Passiamo poi ad una riflessione dei comunisti statunitensi sui due anni appena trascorsi di intensificazione del genocidio a Gaza, sull’impotenza dimostrata dal mondo intero e sulla necessità di una direzione politica di classe nel movimento contro la guerra, a partire dai segnali positivi delle mobilitazioni sindacali in Europa.

La riflessione dei compagni del PC Paraguaiano si concentra sulla reazione al genocidio, paragonandola a quella che seguì all’Olocausto. La Palestina oggi è un punto di svolta nella storia, rappresenta la caduta delle illusioni democratiche, e la possibilità della “palestinizzazione del mondo”.

Spostandoci in Europa, non smettono di peggiorare le condizioni della classe operaia: diamo conto della riforma del mercato del lavoro promossa dal governo greco, che estenderebbe la giornata lavorativa a 13 ore tramite la riduzione del riposo minimo a 11 ore tra ogni turno, e che ha avuto come risposta lo sciopero generale del 1 ottobre. In Spagna, il tema dell’aborto viene affrontato dai compagni del PCTE sottolineando come la falsa dicotomia tra la destra “pro-vita” e i liberal “pro-aborto” nasconda le condizioni materiali reali in cui l’aborto appare come unica via d’uscita, non scelta libera individuale, a causa della precarietà e della mancanza di educazione.

Infine, in chiusura, per i temi teorici e culturali un contributo dal blog di G. Godels: sulla parola d’ordine del “multipolarismo”, che conferma il suo carattere fuorviante ed opportunista non solo nell’interessante inquadramento teorico e culturale che dà l’autore del contributo, ma anche come dimostra il genocidio in Palestina: Israele infatti non ha visto nessun blocco o sanzioni da parte del “mondo multipolare”.  

Buona lettura.

Piano USA–Israele per Gaza: progetti ignobili per trasformare Gaza in un protettorato americano

  • Partito Comunista di Grecia (KKE): Piano USA–Israele per Gaza: progetti ignobili per trasformare Gaza in un protettorato americano
    Partiamo dall’articolo del KKE, che denuncia il nuovo piano USA-Israele per Gaza, presentato da Donald Trump con Benjamin Netanyahu, definendolo un progetto per trasformare la Striscia in un protettorato americano sotto controllo militare israeliano. Il piano in 20 punti, mascherato da iniziativa di pace, prevede la permanenza dell’esercito israeliano, la smilitarizzazione totale di Gaza, lo scioglimento delle organizzazioni della resistenza palestinesi e la gestione del territorio da parte di un “Consiglio di Pace” guidato da Trump e Tony Blair. Gaza diventerebbe una “Zona Economica Speciale” funzionale agli interessi degli USA e dei monopoli, mentre l’assistenza umanitaria verrebbe usata come strumento di ricatto. Il piano seppellisce il diritto palestinese a uno Stato indipendente, trovando l’appoggio delle potenze occidentali e di vari governi arabi, mentre le reazioni iniziali di contrarietà da parte di Hamas e della Jihad Islamica, che lo definiscono un tentativo di legittimare l’occupazione israeliana, devono fare i conti con le pressioni internazionali e la situazione drammatica della popolazione palestinese della Striscia.

Due anni di genocidio a Gaza

  • Piattaforma Comunista Operaia degli USA (CWPUSA): Due anni di genocidio a Gaza
    I compagni statunitensi in questo articolo riflettono sugli aspetti politici riguardo le mobilitazioni per la Palestina. Dopo due anni di genocidio israeliano a Gaza, con oltre 70.000 morti e la distruzione quasi totale delle infrastrutture, Israele, sostenuto da USA, NATO, UE e regimi arabi, mira alla pulizia etnica e all’annessione della Striscia. Oggi siamo al “piano di pace” Trump–Netanyahu, sotto forma di promesse di sviluppo economico, che punta a trasformare Gaza in un protettorato capitalistico, parte del progetto USA di controllo regionale contro la Cina. In questa situazione, la guerra è avanzata e si è approfondita, ma la direzione rivoluzionaria del movimento non si è sviluppata sufficientemente: la liberazione della Palestina richiede un movimento operaio internazionale e rivoluzionario contro il capitalismo e l’imperialismo, unico modo per conquistare una vera libertà a Gaza e altrove.

Ci sarà poesia dopo Gaza?

  • Partito Comunista Paraguaiano (PCP): Ci sarà poesia dopo Gaza?
    L’articolo da Adelante! riflette sul genocidio in Palestina ponendo la domanda: “Ci sarà poesia dopo Gaza?”, parafrasando Adorno, che si riferiva all’Olocausto. Il paragone, oggi possibile, tra Gaza ad Auschwitz è simbolo della barbarie moderna e del silenzio complice della comunità internazionale e degli intellettuali. La Palestina rappresenta la fine del multilateralismo e l’esempio estremo della violenza tecnologica del capitalismo globale: Gaza rivela la bancarotta morale dei paesi del cuore imperialista e la necessità di organizzarsi politicamente contro il capitalismo. La speranza sta nella resistenza e nella lotta anche “nei tempi oscuri”.

Disegno di legge per 13 ore di lavoro: la nostra vita incatenata allo sfruttamento capitalistico

  • Gioventù Comunista di Grecia (KNE): Disegno di legge per 13 ore di lavoro: la nostra vita incatenata allo sfruttamento capitalistico
    In Grecia, il disegno di legge promosso dal governo di Nuova Democrazia, abolisce di fatto la giornata di 8 ore e la settimana di 5 giorni, introducendo turni fino a 13 ore e contratti di lavoro della durata di soli due giorni. Presentato come un ampliamento della “libertà individuale” dei lavoratori, è in realtà un passo indietro verso la barbarie, che rafforza l’arbitrio padronale e riduce drasticamente ferie, sicurezza e diritti collettivi. L’articolo sottolinea come tali misure, unite alle leggi antisindacali già approvate, aggravino la precarietà e intensifichino lo sfruttamento, mentre il governo tenta di mascherare l’attacco con una retorica ipocrita sui “nuovi diritti”. Per i compagni greci, la risposta deve essere la lotta organizzata dei lavoratori e dei giovani nei sindacati, per difendere il diritto a una vita dignitosa e per lavorare di meno e vivere meglio.

l diritto all'aborto, oltre i falsi dilemmi della società borghese

  • Partito Comunista dei Lavoratori di Spagna (PCTE): Il diritto all’aborto, oltre i falsi dilemmi della società borghese
    Il 28 settembre si è celebrata la Giornata per la Depenalizzazione e la Legalizzazione dell’Aborto. La riflessione dei compagni spagnoli evidenzia come il dibattito sull’aborto sia dominato da falsi dilemmi “pro-vita” e “pro-aborto”, ignorando le condizioni materiali che portano le donne a interrompere una gravidanza. La maggior parte degli aborti deriva da gravidanze non pianificate, spesso causate da un’educazione sessuale incompleta, diseguale per classe sociale e tipo di scuola. L’accesso ai servizi sanitari pubblici è limitato, con ostacoli economici e geografici che obbligano molte donne a rivolgersi a cliniche private. Il capitalismo precarizza le condizioni materiali delle donne, rendendo l’aborto spesso l’unica alternativa possibile. Per affrontare davvero la questione occorre un’educazione sessuale integrale, gratuita e universale, accesso diffuso ai contraccettivi e una responsabilità sociale condivisa nella cura dei figli, mostrando che l’aborto è un indicatore di disuguaglianza sociale ed educativa più che di scelta morale individuale.

Imperialismo, multipolarismo e Palestina

  • Greg Godels (ZZ’s blog): Imperialismo, multipolarismo e Palestina
    Chiudiamo con un contributo personale da un blog: l’articolo critica l’illusione della sinistra nel vedere nel multipolarismo un’alternativa reale all’imperialismo. La caduta o l’indebolimento degli USA non significa la fine dell’imperialismo, poiché questo è un fenomeno strutturale del capitalismo, destinato a persistere finché esisterà il sistema capitalistico. L’idea di un “capitalismo pacifico” o di un nuovo ordine internazionale armonioso, promossa dai BRICS o dai multipolaristi, è un mito simile all’“ultraimperialismo” di Kautsky, criticato da Lenin. Garrido e altri teorici multipolaristi separano l’imperialismo dal capitalismo, enfatizzando strumenti finanziari e geopolitici anziché la produzione e lo sfruttamento reale. Godels sottolinea che la vera cartina di tornasole sul ruolo del “mondo multipolare” è la Palestina: se questi Stati che promuovono la parola d’ordine del multipolarismo, fossero davvero anti-imperialisti, dovrebbero intervenire concretamente contro l’occupazione e il genocidio israeliani, come fece per davvero l’URSS per il Vietnam e l’Angola. La conclusione è che il multipolarismo oggi rischia di essere solo “un mucchio di chiacchiere”, senza reali conseguenze contro lo sfruttamento globale e le ingiustizie imperialiste.
TagabortoBricsdirittidonneGazagenocidioGioventù Comunista di GreciagreciaguerraimperialismoIsraelelavoromovimento comunista internazionalemultipolarismopacePalestinaPartito Comunista dei Lavoratori di SpagnaPartito Comunista di GreciaPartito Comunista ParaguaianoPiattaforma Comunista Operaia degli USAsfruttamentoStati Uniti
Articolo precedente

Il diritto all’aborto, oltre i falsi dilemmi ...

Articolo successivo

Legge di bilancio 2026: economia di guerra ...

5
Condiviso
  • 5
  • +
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0

Redazione

Articoli correlati Altri articoli dell'autore

  • scontri indonesia polizia
    Notizie dal mondo

    La lotta di classe infiamma l’Indonesia

    16/10/2020
    Di Redazione
  • bandiere accordi di abramo oppressione sionista causa palestinese
    Notizie dal mondo

    La “normalizzazione” dell’oppressione sionista per liquidare la causa palestinese

    13/10/2020
    Di Salvatore Vicario
  • Rivista Comunista Internazionale - Numero 13 - 2024
    RCI – Numero 13 – 2024

    L’imperialismo austriaco e la guerra in Ucraina

    27/01/2025
    Di Redazione
  • Foibe: revisionismo e propaganda fascista. Intervista ad Alessandra Kersevan
    Pillole di storiaPolitica

    Foibe: revisionismo e propaganda fascista. Intervista ad Alessandra Kersevan

    10/02/2025
    Di Redazione
  • «L'arte può caricarci e farci vincere la nostra battaglia»: intervista a Dutch Nazari alla festa Avanguardia
    Musica

    «L’arte può caricarci e farci vincere la nostra battaglia»: intervista a Dutch Nazari

    13/07/2025
    Di Redazione
  • Imperialismo

    L’implicazione dei capitali privati nel genocidio palestinese: cosa dice il report di Francesca Albanese

    27/07/2025
    Di Domenico Cortese

Ti potrebbe interessare

  • Quarto Stato
    Classe e partito

    Le classi sociali in Europa e in Italia

  • CHAZ - Zona Autonoma di Capitol Hill
    Notizie dal mondo

    Seattle, il caso della zona autonoma di Capitol Hill

  • Politica

    La riforma del Fiscal Compact è possibile e a chi gioverà?

Leggi anche…

Sulla guerra in Medio Oriente

Sulla guerra in Medio Oriente

09/09/2024 | By Redazione

Ascesa della destra e miseria del riformismo: un’analisi critica delle elezioni francesi

04/08/2024 | By Redazione

Il sostegno alla causa palestinese sotto attacco anche in Danimarca

11/07/2024 | By Francesco Cappelluti

L’approvazione della “Ley Bases” e la situazione nell’Argentina di Milei

10/07/2024 | By Redazione
Da Suviana a Casteldaccia: la sicurezza sul lavoro resta una chimera

Da Suviana a Casteldaccia: la sicurezza sul lavoro resta una chimera

04/06/2024 | By Daniela Giannini
Fallout: la guerra e le contraddizioni del capitalismo

Fallout: la guerra e le contraddizioni del capitalismo

28/04/2024 | By Lorenzo Vagni
I settemila passi. Morire di lavoro accanto a una passerella elettorale

I settemila passi. Morire di lavoro accanto a una passerella elettorale

01/02/2024 | By Redazione
La vergognosa strumentalizzazione del Giorno della Memoria

La vergognosa strumentalizzazione del Giorno della Memoria

27/01/2024 | By Lorenzo Vagni

Investimenti in crescita e interdipendenza: gli interessi del capitale italiano in Israele

26/01/2024 | By Domenico Cortese
Brasile In centinaia di migliaia occupano le strade contro il governo genocida di Bolsonaro

Vita politica internazionale – Sesto numero

06/06/2021 | By Redazione

Effetto Draghi tra presente e futuro

07/08/2021 | By Redazione
Operai FIOM

Scontro per il rinnovo del Contratto Nazionale dei metalmeccanici – intervista a Dario Salvetti

28/10/2020 | By Redazione
Per quanto non sia più il centro della pandemia e vi siano paesi (come gli Stati Uniti o il Brasile) dove il contagio rimane tutt’ora molto alto, l’Europa non ha passato un bel Ferragosto. Se Francia e Spagna si ritrovano con circa 3000 casi COVID giornalieri a testa e la Germania oscilla fra sopra o sotto i mille casi negli ultimi giorni, l’Italia si ritrova in una situazione migliore, ma quanto per molto ancora non si sa

COVID-19 tra movida, turismo e interessi economici

18/08/2020 | By Redazione

seguici:

  Facebook  Instagram  Twitter

contattaci:

  Contattaci
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia. Possono dunque esserne ripresi altrove i contenuti: basta citarne la fonte. "L'Ordine Nuovo" è un sito web di informazione indipendente e non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della legge 62/2001. Qualora le notizie o le immagini pubblicate violassero eventuali diritti d’autore, basta che ci scriviate e saranno immediatamente rimosse.